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Nel fine settimana del 2 marzo, ce n'è davvero per tutti i gusti.
Dalla commedia al dramma, dal pulp al sociale, gli amanti del cinema italiano si troveranno dinnanzi a quattro produzioni attese per svariate ragioni.
"Cesare deve morire" di Paolo e Vittorio Taviani approda in sala dopo il successo ottenuto a Berlino, Carlo Verdone torna sul grande schermo con "Posti in piedi in paradiso", "Henry" di Alessandro Piva esce dopo aver circuitato in qualche festival e per la sua opera seconda, "Gli sfiorati", Matteo Rovere pesca dal romanzo di Sandro Veronesi.
Cesare deve morire: "Orso d'oro" a Berlino, il film dei Taviani è un'opera splendidamente complessa che racchiude il teatro nel teatro, il cinema, la letteratura, il backstage, il dramma personale che traspare dalla messa in scena del "Giulio Cesare".
Posti in piedi in paradiso: Tanta ironia per trattare il tema "caldissimo" dei padri separati, la "nuova classe di emarginati" dei giorni nostri. Una commedia tragicomica, capace di raccontare la convivenza forzata di tre uomini alle prese con il divorzio.
Henry: Un pulp all'italiana ben diretto e costruito attraverso un montaggio incalzante, che sembra partire in sordina, ma esplode in un intreccio di violenza e humor nero, degno del miglior Tarantino.
Gli sfiorati: Sullo sfondo di una Roma caotica Méte e Belinda, perfetti sconosciuti nonostante un padre in comune, sono costretti dal destino a venire in contatto. Forse questo li aiuterà ad arricchire le proprie vite.