"Dimmi che destino avrò", reduce dal successo al Festival di Tirana ed alla 30^ edizione del TFF (Torino Film Festival- sezione Festa Mobile), uscito in Sardegna con grande riscontro di pubblico dal 29 novembre e presentato a Firenze come evento speciale allinterno del Balkan Florence Express, approda oggi a Roma martedì 11 dicembre con un anteprima al Cinema Quattro Fontane alle 21, dove saranno presenti il regista ed il cast artistico. La programmazione proseguirà presso lo storico cineclub DETOUR Via Urbana 107 Roma (rione Monti), dal 14 al 16 dicembre alla presenza del regista.
Diretto da Peter Marcias e scritto da Gianni Loy, una storia che si avventura coraggiosamente tra le questioni legate alle diversità e allintegrazione, che mira ad affrontare il tema del rapporto tra le due culture, quella dei rom e quella dei gaggè nella maniera più lucida possibile, spoglia di ogni condizionamento.
"Dimmi che Destino Avrò" è un film tenero ma risoluto che porta sullo schermo due magnifiche interpretazioni , quella femminile di Luli Bitri, attrice albanese che ha ricevuto il premio C.I.C.A.E. della critica in occasione del 61° Festival cinematografico di Berlino per il film Amnistia (film albanese candidato all'Oscar) e quella al maschile di Salvatore Cantalupo, attore napoletano di indubbia bravura, cresciuto con il teatro , apprezzato sul grande schermo nel film Gomorra di Matteo Garrone.
Sono proprio loro due a tessere le maglie della storia diretta da Marcias: lei è infatti una giovane donna rom che torna in Italia, a Cagliari, per risolvere alcune questioni familiari; lui un commissario di polizia che ne rimane affascinato.
Nelle mani di Peter Marcias lunica casa possibile, diventa proprio il campo nomadi di Cagliari e il ruolo del commissario di polizia si confonde con quello di allenatore-padre che con un pallone di calcio e la disciplina instaura un dialogo con i bambini concedendo loro di sognare con libertà il proprio futuro.
Il comitato italiano per l'UNICEF sostiene Dimmi che Destino Avrò per l'alto valore del messaggio contenuto nel film. Il tema della discriminazione dei gruppi più emarginati di bambini e adolescenti viene raccontato con grande sensibilità e delicatezza.
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