Sarà la Siria ad essere protagonista della quinta giornata del Festival dei Popoli, domani mercoledì 14 novembre, con il documentario, in anteprima nazionale, "Comme si nous attrapions un cobra" di Hala Alabdalla (cinema Odeon, ore 21.15), dove la giornalista siriana Samar Yazbek ci racconta la realtà di Damasco nei mesi precedenti il deflagrare della rivoluzione nel suo paese. La sua testimonianza si intreccia con quelle di alcuni tra i più importanti disegnatori di vignette siriani ed egiziani, che continuano a portare avanti il loro lavoro anche quando può significare persecuzione, arresto o morte. La forza evocativa di una vignetta è considerata un pericolo da chi detiene il potere, da qui la pesante censura.
Al cinema Odeon la quinta giornata inizia alle 16 con quattro cortometraggi in concorso: "Check point" di Hamed Alizadeh (Francia, 2011, 29), ambientato in Afghanistan, dove una delle principali vie daccesso a Kabul è presidiata notte e giorno da un piccolo manipolo di poliziotti che trascorrono i loro giorni tra il caos costante dei veicoli in transito e lopaca intimità dei container nei quali si trovano alloggiati. Seguirà "Radio-actif "(Svizzera, 2012, 28'), dove protagonista è Nathan Hofstetter che si rivolge direttamente alla camera per raccontare la storia della propria malattia. Seguirà "A rua da estrada di Graça Castanheira" (Portogallo, 2012) sul geografo portoghese Álvaro Domingues. Alle 18 "La clinique du dr Thi" di Ky Nguyen Minh (Francia, 2011), sulla clinica di un dottore che accoglie gli anziani veterani - uomini e donne - della guerra che ha devastato il Vietnam.
Alle 18.30, seguirà la prima italiana di "Peoples park" di J.P. Sniadecki e Libbie Cohn (concorso lungometraggi) un documentario che riprende la realtà di un parco urbano: Peoples Park a Chengdu, in Cina. La fotocamera cattura centinaia di cittadini cinesi che si trovano al parco per divertimento, relax, socializzazione e libertà.
Alle 21 "Spring summer fall" di Piotr Złotorowicz (concorso corti, Polonia, 2012) e a seguire lanteprima nazionale "Comme si nous attrapions un cobra" di Hala Alabdalla (concorso lungometraggi, Siria/Francia, 2012).
A Spazio Uno si parte alle 15 il documentario "Montoneros, una historia" (Argentina, 1994) di Andrés Di Tella (regista omaggiato dal Festival). Attraverso lo sguardo e la voce di Ana, ex militante del gruppo armato Montoneros, il film diventa una sorta di viaggio individuale e collettivo di chi ha vissuto drammaticamente gli anni più terribili della storia argentina recente. A seguire lincontro pubblico col regista Andrés Di Tella (ingresso libero), tra i cineasti più rappresentativi del cinema argentino contemporaneo, il suo nome figura tra i fondatori del Bafici (Buenos Aires Festival Internacional de Cine Independiente). Alle 19 replica di "Mauro em caiena" e a seguire "Milleunanotte" di Marco Santarelli (sezione Panorama, Italia, 2012), un viaggio nella Dozza di Bologna, il carcere con più detenuti stranieri dItalia. Alle 21.30 replica di "Cinzas, Ensaio sobre o fogo". Seguirà "Teorema Venezia" di Andreas Pichler (sezione Panorama, Italia/Germania/Austria, 2012), che racconta Venezia dal punto di vista dei residenti, che guidano lo spettatore in un viaggio accorto, denunciante, sdegnoso.
Allistituto francese, dalle 18.30, omaggio a Raymond Depardon con la proiezione di 4 suoi documentari. "Ian Palach", sulla piazza di San Venceslao a Praga, dove Depardon filma il minuto di silenzio per commemorare Ian Palach, che si cosparse di benzina per protestare contro loccupazione sovietica; "Tibesti too", otto mesi sulle montagne del Tibesti, tra i palmenti di montagna dove vivono popolazione isolate; "10 minutes de silence pour John Lennon", dove a Central Park Depardon filma lomaggio degli americani a John Lennon dopo la sua uccisione; "New York, Ny": per due mesi ogni giorno Depardon gira quattro minuti di film a New York.
Alle Murate, alle ore 12, si terrà il consueto Free Speech, lincontro con il pubblico e gli autori presenti al festival (ingresso libero, aperto al pubblico).
↧