Presentato fuori concorso al Festival di Roma nella sezione Prospettive Italia, "Il Fiume, a Ritroso" di Mauro Santini appare decisamente prolisso, considerando la totale assenza di dialoghi.
Nonostante la bellissima location, la riserva naturale statale "Gola Del Furlo, una fotografia molto buona e delle inquadrature tecnicamente e stilisticamente interessanti, si fatica ad entrare nella storia, il cui ritmo migliora solo nella seconda metà dellopera.
Presentando il film, il regista ha ammesso: "Ogni mio film nasce senza sceneggiatura, sulla base di unesile traccia o sullimprovvisazione delle figure davanti alla camera. Il tentativo in questo caso è stato di mettere in relazione due solitudini, quella inquieta e post-adolescenziale di Nicoletta in perenne fuga, con quella razionale e metodica di Andrea, profondo conoscitore del mondo dei lupi. I due si sono conosciuti il giorno del loro arrivo al rifugio. Poi è stata lattesa, nel buio del bosco o al tepore del camino, aspettando che qualcosa succedesse, che si trovassero davvero".
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