Proseguono le proiezioni dei corti italiani in concorso e fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma.
"Il cinema lo faccio io" di Alessandro Valori
Una micro commedia che mette in scena le difficoltà di un giovane regista nel trovare i fondi per il suo film. Gli ostacoli sono numerosi, ma da limite invalicabile diventano unopportunità per mettersi in gioco ancor di più.
Il messaggio del film è chiaro: lottare per rincorrere e realizzare i propri sogni, soprattutto oggi che sembra impossibile. Chissà che magari con il coraggio e lentusiasmo necessari non finiscano per avverarsi...
"Il gatto del Maine" di Antonello Schioppa
Punto di forza del corto è senza dubbio il ribaltamento di prospettiva tra la normalità e la perversione.
Una giovane coppia con bambini si trasforma da famiglia tranquilla, assorbita dal focolare, ad un vero e proprio covo di cattiveria ed insensibilità. Un quadro cinico di una società con un'etica ormai sempre più flessibile e sorprendente.
"Himorogi" di Alessandro e Marina Pierro
Himorogi o "luogo sacro" è un corto altamente sperimentale, omaggio al regista polacco Walerian Borowczyk. I due registi hanno optato per delle scelte stilistiche molto particolari, mixando una prima parte girata in Super8 con immagini realizzate in stop motion.
La musica pschedelica si sposa bene con il tema della circolarità del tempo e dello spazio,e la natura appare come un luogo reale al tempo stesso interiore, un'atmosfera onirica e vitale.
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