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La sua maestria ha permesso ad intere generazioni di cinefili di commuoversi, terrorizzarsi, emozionarsi.
Si è spento a Lamezia Terme all'età di 87 anni Carlo Rambaldi, vera icona del cinema internazionale, con un bagaglio di oltre quaranta pellicole per cui ha curato effetti speciali, effetti visivi e trucco.
Una lunga carriera iniziata nel 1957 con "Sigfrido" di Giacomo Gentilomo, che lo ha portato negli anni '60 a lavorare per maestri del cinema di genere quali Lucio Fulci, Mario Bava e Damiano Damiani, nei primi '70 a collaborare con Pupi Avati e Dario Argento, per cui curò gli effetti speciali di "Profondo rosso", fino ad approdare nel luogo che gli spettava di diritto, Hollywood, la fabbrica dei sogni.
Lì disegnò il "King Kong" protagonista del remake del 1976 diretto da John Guillermin, nel '79 progettò l'"Alien" per Ridley Scott e nel 1982 diede vita ad "E.T. l'extra-terrestre" per Steven Spielberg, una tripletta di geniali invenzioni che gli valse tre Premi Oscar per gli effetti speciali.
Tra le più importanti collaborazioni negli anni '80, "The Hand" di Oliver Stone e "Dune" di David Lynch.