Si inaugura venerdì 10 agosto, il Clorofilla film festival. Un festival mignon che sostituisce al red carpet, un tappeto che ha il colore della clorofilla intesa anche come nuova linfa del cinema italiano. Protagonisti della manifestazione saranno corti e documentari a tema sociale e ambientale che troveranno spazio nel Parco della Maremma (Grosseto) allinterno di Festambiente, manifestazione nazionale di Legambiente, fino al 19 agosto. Dopo le anticipazioni in Puglia a Monte SantAngelo (Fg) a FestambienteSud e a Carloforte (Ci) al Posidonia Festival, Clorofilla film festival, entra nel vivo con il concorso in Maremma, mentre alcune serate si svolgeranno anche a Ostuni in provincia di Brindisi e la premiazione è prevista a Roma il 20 settembre allinterno di Festambiente Mondi Possibili.
Cinquanta proiezioni e un budget minimal che non arriva nemmeno a 10.000 euro in questa edizione, ma che non sminuisce lentusiasmo degli organizzatori che hanno trovato la loro formula anticrisi allacciando proficui scambi tra associazioni e soggetti del territorio e proseguendo nella loro missione di promozione del cinema italiano. Ogni sera prima delle proiezioni, un video della Fondazione per il Teatro Valle occupato, lo storico teatro romano occupato dallo scorso anno cui sarà dedicata il 18 agosto una serata con la presentazione del libro Teatro Valle occupato. La rivolta culturale dei beni comuni.
Tra le proposte di film documentari Scorie in libertà di Gianfranco Pannone (17 AGOSTO), lavoro che racconta la lunga storia del nucleare in Italia, The well Voci dacqua dallEtiopia di Paolo Barberi e Riccardo Russo (14 AGOSTO), sul tema dellacqua come bene comune, Piccola terra di Michele Trentini (12 AGOSTO), sul recupero di terreni destinati allabbandono, Behind the label di Sebastiano Tecchio, sulle coltivazioni di cotone in India, (R)esistenza di Francesco Cavaliere, storie di resistenza a Scampia (10 AGOSTO). Il 18 agosto in occasione di una serata dedicata alla bellezza, lo schermo sarà per lo sguardo di Alessandro Capitani che in Come prima più di prima mi amerò racconta alcune donne che in nome della bellezza hanno deciso di ricorrere al bisturi. Tra i documentari più attesi, infine, Tahrir Liberation Square (16 AGOSTO) di Stefano Savona, David di Donatello e Nastro dArgento 2012 come miglior documentario.
Per quanto riguarda i corti ricordiamo che tra i lavori sono previsti a Ferragosto Il respiro dellarco di Enrico Maria Artale, Nostos di Alessandro DAmbrosi e Santa De Santis, The change di Fabian Ribezzo, Munnizza di Licio Esposito, Chiamatemi Ishmael di Paolo Briguglia, Lintruso di Filippo Meneghetti.
Tra gli spettacoli da segnalare Antropolaroid di e con Tindaro Granata, in una rilettura moderna del cunto siciliano, Premio della Critica 2011 assegnato dallAssociazione Nazionale Critici di Teatro, la presentazione in forma di musica del libro Amore a ore di Giovanni Bogani e lo spettacolo Non leggete i libri, fateveli raccontare tratto dagli scritti di Luciano Bianciardi, con Angelo Romagnoli.
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