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Festival del Vittoriale, ospiti Timi, Marinelli e Pagliai

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Torna per il secondo anno consecutivo il “Festival del Vittoriale tener - a- mente” e lo fa con lo stile che gli è consono, puntando sull’eleganza e la raffinatezza per un’apertura che, come da tradizione, omaggerà Gabriele d’Annunzio e si terrà domenica 1 luglio al Vittoriale degli Italiani, con una serata di gala che avrà inizio a partire dalle ore 20.00. Non uno spettacolo su palco per dare il via a questa edizione, ma un “viaggio” notturno all’interno del Parco del Vittoriale, anche quest’anno per il terzo consecutivo votato tra i 10 Parchi più belli d’Italia dalla giuria dell’omonimo concorso, per incontrare un Vate che parla al pubblico attraverso le proprie passioni più intime e meno note: il volo, il cinema, il paesaggio lacustre e l’intimità. Il "Gran Gala tener-a-mente" vuole infatti portare gli spettatori dentro la vita più privata del Vate, dentro gli spazi della sua quotidianità, dentro le parole, spesso inedite, delle interviste, delle lettere, dei tanti appunti sconosciuti ai più, oggi conservati presso gli Archivi della Fondazione. A dare voce al poeta per questo evento tre grandi attori che interpreteranno altrettanti momenti diversi della vita di d’Annunzio: Luca Marinelli, 27 anni e una solida formazione culturale e teatrale, attore arrivato al cuore del grande pubblico interpretando al cinema il giovane protagonista de ‘La solitudine dei numeri primi’; Filippo Timi, premio Ubu nel 2004 e interprete di intensi film come ‘Vincere’, ‘Vallanzasca’ e ‘Quando la notte’ e, infine, Ugo Pagliai, uno degli attori italiani di teatro e di televisione più bravi di sempre e, ultimamente, voce narrante dell’ultimo libro di Benedetto XVI ‘Gesù di Nazaret’. Sarà prima di tutto un d'Annunzio privato, dunque, un d'Annunzio inedito eppure pieno di vita, quello a cui presteranno voce gli attori che hanno accettato l'ardua sfida di confrontarsi oggi con la ruvida e lirica prosa del poeta abruzzese. Dopo un preludio musicale affidato all’abilità e all’intensità espressiva del violoncello solo di Sandro Laffranchini, Luca Marinelli, nelle Limonaie dei Giardini Privati, sarà il primo a rendere omaggio all'estetica dannunziana, così aulica eppure così futurista, riletta attraverso il suo rapporto col neonato mondo del cinema. Scopriremo così il fascino esercitato dalla Settima Arte sul Vate, dai suoi “trucchi e truccherie”, dalla possibilità di “resuscitare il maraviglioso, il maravigliosissimo” e di creare “tipi impreveduti di bellezza”. Incontreremo un d’Annunzio sprezzante di quell’appiattimento cui l’arte si riduce per assecondare il gusto del pubblico, riducendo il Cine a “un’industria più o meno grossolana in concorrenza con il teatro”. Subito dopo, Filippo Timi, in piazzetta Dalmata, davanti alla Prioria, la casa di d'Annunzio, a pochi metri dall'Auditorium sotto la cui cupola campeggia sospeso il biplano SVA del volo su Vienna, racconterà la passione di d'Annunzio per il volo e la velocità, dando voce all’entusiasmo ma anche al lirismo di certi paesaggi visti dall’alto e descritti dal Vate con la tessitura onirica dei paesaggi dell’anima. Infine Ugo Pagliai, sulla Nave Puglia, tra le note del quartetto d’archi del Vittoriale che rivivrà, insieme alla voce di d’Annunzio, attraverso un filmato dell’epoca, sarà un Vate maturo, ricurvo su di sé, intimo nei toni, nelle riflessioni e nei paesaggi lacustri, che osserva e descrive come scorci di vastità. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.15 e sarà preceduto da un aperitivo inaugurale, a partire dalle ore 20.00, riservato ai possessori del biglietto per lo spettacolo e allestito sul palco dell’Anfiteatro, in collaborazione con Consorzio Tutela Provolone Valpadana, La Perla del Garda e il Ristorante Enoteca Zafferano.

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