Il nome di Eytan Fox forse non dirà molto al pubblico generalista, ma nel mondo queer corrisponde a quello di uno tra i più amati e premiati registi degli ultimi anni. Più volte vincitore anche in Italia del premio del pubblico al festival Da Sodoma a Hollywood di Torino, Fox ha realizzato per la tv del suo paese (sarebbe stato possibile in Italia?) una miniserie, Mary Lou, che è un coloratissimo romanzo di formazione che ha per protagonista Ido Rosenberg.
Meir Levi (Rosenberg) è stato abbandonato quando aveva solo dieci anni dalla madre Miriam, che sognava di fare la cantante. Al liceo il ragazzo si innamora - non ricambiato - di un nuovo arrivato, Gabriel, bellissimo e adocchiato anche dalla sua migliore amica, Shuly.
Meir un giorno decide di partire, di andare a Tel Aviv per incontrare il cantante preferito della madre, Svika Pick (che interpreta sé stesso), nella speranza di trovare qualche indizio su di lei.
A Tel Aviv il ragazzo verrà introdotto in un gruppo di drag queen e diventerà una star con il nome di Mary Lou (che è il titolo della canzone preferita da sua madre).
Dopo aver realizzato film amati come Yossi & Jagger, The bubble e Camminando sullacqua, Fox si è concesso (la serie è del 2009) una parentesi camp sotto forma di musical, con simpatiche scenografie e alcune delle più belle canzoni (molto note in patria) dell'icona pop Pick. Bravi gli interpreti, come attori e anche come ballerini e cantanti.
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