Una serata dedicata alla celebrazione del connubio speciale tra cibo e cinema, alla scoperta di immagini che in pochi minuti sanno trasferire saperi, profumi e memorie.
Il 27 febbraio a Parma alla presenza delle Autorità cittadine e di numerosi ospiti si è conclusa la 7° edizione del Premio Cinema Academia Barilla, presso lAuditorium dello stesso centro per la promozione della cultura gastronomica italiana nel mondo.
Liniziativa è nata nel 2005 per diffondere la conoscenza e promuovere la cultura gastronomica italiana e linfinita ricchezza delle sue specificità geografiche attraverso il cortometraggio cinematografico, sia a carattere documentaristico sia in forma di fiction. La valorizzazione di preparazioni gastronomiche, di prodotti tipici d'eccellenza, di usi, costumi e tradizioni legate al mondo della cucina, rientra negli obiettivi del premio.
Durante la serata, i primi applausi sono andati a Mangiare in dialetto di Vincenzo Cascone (Ragusa) a cui è stata assegnata una menzione speciale di Academia Barilla per lattenzione a i mangiari di strada, un tema dalle origini antichissime, ricco di sapienza gastronomica e vissuto popolare, ma spesso trascurato.
Al terzo posto si è classificato il documentario Annamaria: tagliatelle e buona notte al secchio di Paolo Muran (Bologna): la storia del piccolo ristorante bolognese da Annamaria e dellononima titolare, che continua orgogliosamente, da più di trentanni, la tradizione della pasta alluovo fatta a mano con ostinato rigore alla ricerca costante della massima qualità.
Il secondo piazzamento è stato attribuito al documentario Il Savurètt Il Saporetto di Silvia Degani (Albinea, RE): un viaggio nel tempo attraverso la preparazione del Savurètt, il nettare degli dei, una confettura ottenuta dal calibrato dosaggio di pere antiche e autoctone dellAppennino reggiano. Una tradizione alimentare quasi scomparsa e oggi ripresa, capace di raccontare lanima della sua terra e della sua gente.
La palma per l'edizione 2012 è stata unanimemente assegnata dalla Giuria a Basilicata: gente e cucina dun luogo altrove, un documentario di Umberto Montano e Mario Raele voluto dalla Camera di Commercio di Matera. Unindagine sul patrimonio gastronomico della provincia di lucana, alla ricerca dei saperi antichi ancora vivi e tramandati nelle famiglie, testimoni di una vita semplice, sana e festosa e dei prodotti tipici di questa terra.
A tutti i premiati è stato consegnato il piatto in vetro creato appositamente dall'artista bresciano Gaspare Gervasoni.
"Il cinema ci ha regalato negli anni molte immagini che hanno fatto la storia della cultura gastronomica italiana e internazionale", ricorda Gianluigi Zenti, Direttore di Academia Barilla. "Per questa ragione riteniamo che sia importante continuare a sostenere la produzione di nuove opere cinematografiche che valorizzino creativamente la tradizione e i valori della cucina italiana nel mondo".
Tra un filmato e laltro sono state proposte letture a tema tratte da alcuni libri della ricchissima Biblioteca gastronomica di Academia. Sono anche stati presentati i risultati della votazione popolare che ha raccolto oltre 8000 voti attraverso il sito della Gazzetta di Parma e che, condividendo le valutazioni della Giuria Tecnica, ha decretato cortometraggio più gradito al pubblico il documentario "Basilicata: gente e cucina di un luogo altrove" (37,1%), seguito dal documentario di Gabriele Meloni e Marco Spanu "Su succu", sulla preparazione di un antico e tradizionale piatto a base di pasta in provincia di Oristano (22,39%) e da quello di Carlo Magri sulla lavorazione dellanguilla marinata di Comacchio (19,19%).
La serata si è conclusa con un esaltante connubio tra arte cinematografica e piacere gastronomico. Il pubblico, infatti, ha potuto degustare il Savurett, mentre la Signora Annamaria e la sua sfoglina hanno preparato in diretta la sfoglia per le tagliatelle, cotte e impiattate per gli ospiti.
L'appuntamento è per il 2013 con la nuova edizione del Premio Cinema Academia Barilla.
↧