Il cinema stereoscopico, comunemente chiamato cinema 3D, è un tipo di proiezione cinematografica che permette una visione tridimensionale delle immagini stimolando il coinvolgimento sensoriale del pubblico. L'idea non è nuova, ma solo negli ultimi anni ha trovato un largo impiego in numerose produzioni: da film realizzato in computer grafica, alla conversioni di pellicole originariamente girate in 2D, fino a prodotti destinati a una visione domestica.
Il manuale "Cinema Stereoscopico" di Francesco Siddi (Apogeo) è un testo fondamentale per tutti coloro che vogliono capire come questa tecnica si realizzi e come si crei la "magia" che negli ultimi anni ha coinvolto le produzioni cinematografiche di tutto il mondo (anche in Italia, ormai da qualche mese).
Forse un po' scarno nella parte storica preliminare (avremmo gradito qualche pagina in più sul tema), il libro di Siddi insegna la teoria delle riprese e dell'elaborazione stereoscopica, aiutando il lettore sia nella scelta di cineprese e fotocamere, sia nei passaggi di editing svolti attraverso i software che utilizzano timeline in grado di lavorare sulle diverse tracce video che compongono un prodotto 3D.
Siddi, laureato in Design presso la Libera Università di Bolzano, lavora come animatore e generalista 3D e tiene corsi sulla computer grafica presso scuole, associazioni e università. Ha preso parte a diversi progetti commerciali e artistici, concentrandosi sulla produzione di 3D stereoscopico.
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