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Il doppio dramma psicologico del carnefice e della vittima nel film Tutta colpa degli altri di Larrs-Gunnar Lotz presentato nel concorso internazionale.
La violenza fa parte della quotidianità di Ben che, dopo aver lasciato inerme a terra lennesima vittima, si ritrova di nuovo in riformatorio. Cè una speranza di recupero però prospettata a Ben, un progetto sociale di riabilitazione in regime di libertà vigilata in una comunità familiare.
Si tratta di una struttura di recupero senza barriere ma con delle rigide regole da rispettare, non violenza e valutazioni che permettono scatti di gerarchia e quindi possibilità di interagire con il mondo esterno.
Ben, a parte limpatto iniziale non felice, si integra bene nella comunità fino allamara scoperta che lassistente sociale Eva era stata la sua ultima vittima.
E un dramma nel dramma di due persone che, con ruoli diversi, hanno dovuto fare i conti con gli errori e la violenza cercando di nascondere quella vergogna e quella paura soffocante che tutto sia andato completamente perduto. Ottima linterpretazione degli attori nel farci annusare il disagio del carnefice e della vittima che si confrontano e che ammettono una propria sconfitta interiore.