Paolo De Vita è uno degli attori più apprezzati del nostro cinema. Curriculum immenso! Dallo zio Maresciallo di Checco Zalone, fino al muratore brontolone socio di Giorgio Colangeli in "Qualche Nuvola" di Saverio Di Biagio, film che ha accompagnato al San Marino FF.
"I festival sono importanti. Anche quelli minori - dice De Vita - Nei grandi c'è il mercato, c'è il business, c'è il grande pubblico; ma nei festival cosiddetti minori si incontrano molte persone del cinema con cui si stringono rapporti e nascono amicizie".
Come ti sembra questo nuovo Festival di San Marino?
"Mi sembra organizzato benissimo, c'è molta gente interessante e sono riuscito a vedere alcuni film che avevo perso come "Io sono Li". E' stata l'occasione anche per scoprire il cinema olandese con i suoi generi; Plan C. di Max Porcelijn mi è piaciuto molto".
Cosa hai in programma ora?
"Uno spettacolo teatrale a gennaio e poi tornerò alla mia attività "preferita": tengo dei corsi in giro per l'Italia dove insegno teatro ai malati di Parkinson. Formo gli insegnanti che lavorano con i malati e la realizzazione di spettacoli con loro mi dà grandi soddisfazioni. Spero che sia l'attività giusta per garantirmi il paradiso..."
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