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SFOGLIANDO UN FILM - Tra Fellini e Tex

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Tra Fellini e Tex, la terza giornata della rassegna cinematografica “Sfogliando un film – Tra parola e immagine”, organizzata dall'Associazione Culturale “Otto e mezzo” e curata dal giornalista cinematografico Antonio Capellupo presso la Biblioteca “F. De Nobili” di Catanzaro, ha visto in programma mercoledì 12 dicembre un doppio appuntamento dedicato al rapporto tra cinema e letteratura. Ospite dell’incontro mattutino con le scuole cittadine – nell’ambito dell’evento collaterale del Magna Graecia Film Festival School in the City all’interno del “Festival Cinematografico della Calabria” promosso dalla Calabria Film Commission – è lo scrittore Andrea Minuz che ha presentato il volume “Viaggio al termine dell'Italia. Fellini politico”, iniziativa promossa in collaborazione con Rubbettino Editore. L’autore ha così spiegato il suo lavoro intorno al cinema quale specchio della società, strumento di indagine che viene in genere riferito alla commedia all’italiana tralasciando il contributo del cinema d’autore: "Anche il cinema di Fellini ha detto qualcosa di importante sulla società italiana attraverso schemi visivi e narrativi diversi" – ha detto Minuz – "ed è necessario rinnovare gli stilemi interpretativi attorno alla sua opera piuttosto che congelarne la memoria. Non si può tralasciare l’impegno politico di Fellini inteso in chiave antropologica attraverso un’indagine sull'identità italiana nelle sue implicazioni sociali, culturali, politiche. I motivi della poesia, del sogno, dell’infanzia, diventano così l’allegoria di un Paese incapace di uscire da un'adolescenza permanente, tratto dominante della storia e del carattere nazionale". Nel pomeriggio è stata la volta di “Come Tex nessuno mai” ed il successivo incontro con il regista Giancarlo Soldi. Nel documentario si racconta il mito del personaggio a fumetti più amato dagli italiani attraverso numerose testimonianze di fedeli lettori come Bernardo Bertolucci, Michele De Lucchi, Ricky Tognazzi, Giuseppe Cecerna, i ricordi di Milo Manara e del creatore di Dylan Dog, l'invisibile Tiziano Sclavi, riportando alla luce sfaccettature e momenti di vita del grande Tex, che ancora negli ultimi anni ha dimostrato di essere assai vitale vendendo 20 milioni di copie. "Ho scoperto Bonelli grazie ai consigli di Tiziano Sclavi" – ha raccontato Soldi – "e con lui discutevo tutt’altro che di fumetti. Stiamo parlando di uno dei più grandi imprenditori illuminati del Dopoguerra che è riuscito a costruire un impero in grado di pubblicare milioni di copie, divenendo la più grande casa editrice europea". Giancarlo Soldi ha raccontato com’è nata l’idea del film: "Ho voluto mettere insieme alcune testimonianze affinché non si perdesse questa importante eredità" – ha detto – "e ho iniziato ad intervistare alcuni lettori eccellenti raccontando il ‘900 tramite i loro contributi. Di Bonelli ho raccolto negli anni tante dichiarazioni personali e mi sono trovato, dopo la sua scomparsa, con un materiale davvero ampio tramite cui raccontare la storia di un amico grazie ad uno staff tecnico di grande qualità". Soldi ha espresso, inoltre, il suo parere sullo stato del fumetto oggi: "Di lavori ben fatti ce ne sono anche adesso basta saperli cercare. Il fumetto deve avere buone storie, ma anche disegni capaci di attrarre. La mia vocazione è quella di diffondere il verbo senza limiti generazionali, parlando di “Occhi di gatto” così come di “Flash Gordon".

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