"Bilancio positivo": questo l'esito dell'edizione 2012 del Levante International Film Festival secondo quanto dichiarato nella conferenza stampa di chiusura. Ma anche "tanti dubbi e ombre circa il rapporto con il territorio e le istituzioni".
Il presidente Mimmo Mongelli ha sottolineato la limitatezza dei fondi messi a disposizione che tuttavia non hanno impedito di ospitare tra gli altri lunica regista georgiana nominata allOscar, Nana Djordjazde,il critico cinematografico Giulio Sangiorgio, lo sceneggiatore Andrea Purgatori, lattore Vittorio Franceschi.
Fa pensare invece aggiunge Mongelli il fatto che le istituzioni non si preoccupino di manifestare sufficientemente la loro vicinanza a questo tipo di iniziative. La presenza istituzionale, aldilà dei contributi finanziari, è qualificante per liniziativa, è segno di reale adesione. Ci sono enti poi come la Provincia, che avrebbe potuto vantare la paternità di questo festival perché gli ha dato i natali e che ha completamente, con una gestione inadeguata del settore, abdicato al suo ruolo.
Il LIFF pianifica i primi passi verso la prossima edizione caratterizzata dal macrotema (e titolo) Metropolis, laddove la città, nelle sue declinazioni di centro di arti, studi, trasporti, industria, comunicazione, memoria, finanza, esoterismo, animerà incontri, seminari, workshop e proiezioni.
Torneranno le tre sezioni dei concorsi per le tre categorie: Custom (Lungometraggi), Experience (Corti), Investigation (Documentari) mentre prosegue il concorso nazionale per sceneggiature inedite in collaborazione con la Mosfilm di Mosca che prevede un premio di 10mila dollari al vincitore e la realizzazione del film.
Lundicesima edizione vedrà la Lituania come paese scelto per indagare le cinematografie a Est, a cui si aggiungerà una tranche focalizzata sui Sud del mondo (Senegal, Mauritania e Costa dAvorio) organizzata in collaborazione con lAccademia Africana. La monografia dautore, in linea con il tema scelto, sarà dedicata a Fritz Lang.
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