La XVIII edizione dei Convegni internazionali promossi ed organizzati dal Dipartimento Comunicazione e Spettacolo dellUniversità Roma Tre, dedicati al rapporto tra il cinema e le altre arti, discipline e metodologie critiche e scientifiche, si concentra questanno sul rapporto tra Cinema & Rete. Il convegno è in programma da lunedì 10 a mercoledì 12 dicembre presso il teatro Palladium a Roma.
«Rete vuol dire il Web, soprattutto, che nel giro di pochi anni è diventato un enorme serbatoio di immagini (e dunque anche di cinema, video, e varie ibridazioni); ma la Rete è anche una più ampia metafora di una serie di cose audiovisive che segnalano un profondo rimescolamento della cultura iconica. E naturalmente anche un modo per indicare le mutazioni della struttura della comunicazione mediale e di quella percettiva dei prodotti e dei contenuti audiovisivi a base numerica e digitale» affermano i curatori.
Tra i principali relatori sono previsti i sociologi dei media Derrick de Kerckhove e Maria Pia Rossignaud dal McLuhan Program di Toronto, lo studioso inglese David Forgacs, Corradino Mineo direttore di Rai News24, Giuliano Berretta di Eutelsat, Giacomo Mazzone dellEBU di Ginevra, Vincenzo Conticello ideatore della connessione tra le librerie Feltrinelli e lAntica Focacceria San Francesco di Palermo, il geografo-filosofo Franco Farinelli dellUniversità di Bologna e tra gli studiosi di cinema Giorgio De Vincenti, Guglielmo Pescatore, Enrico Menduni Sandra Lischi, Franco Montini, tra i filosofi e gli scienziati Paolo DAngelo, Elio Matassi, Mauro Dorato, Luca Casadio, tra gli specialisti della comunicazione Anna Lisa Tota, Edoardo Novelli, Gianni Celata e Alberto Marinelli, tra i musicologi e gli specialisti di teatro Giovanni Guanti, Luca Aversano, Luca Ruzza. Parteciperanno inoltre presentando le loro opere più recenti registi di cinema, videoartisti e artisti per la Rete tra i quali il francese Robert Cahen.
Mercoledì 12 alle 21,30 sarà proiettato "Il pranzo di Natale" alla presenza della regista Antonietta De Lillo e di altri cineasti.
Nel corso del convegno cineasti, studiosi dei media e della comunicazione, artisti, registi, performer, musicisti, responsabili delle Istituzioni e di Aziende attive nel settore quali Eutelsat, Feltrinelli, AFSF, DBW e altri interlocutori del mondo produttivo quali Anica e Rai, si confronteranno sulla complessità di tali relazioni. In particolare si indagherà il mutamento in atto nel mondo cinematografico - nel passaggio dallanalogico al digitale cambiano non solo le forme espressive e produttive ma anche le modalità di distribuzione dei film e dei prodotti audiovisivi - così come quelli finora apparentemente separati della Tv e di Internet. Le diversità di questi tre mondi, finora tenuti in sordina dallessere fruiti attraverso dispositivi diversi (la pellicola e la sala, il televisore, il computer), sono ora esaltate dal fondersi potenzialmente delle varie esperienze in un unico mezzo: dai tablet agli smartphone alla tv e al cinema fruiti in mobilità. Un cambiamento che non è affatto senza problemi: e che anzi ridefinisce professionalità, mestieri, forme espressive e comunicative e anche nozioni apparentemente acquisite come quelle di arte e autore.
In tale scenario di transizione risultano profondamente trasformati la regia del cinema contemporaneo, luso della grammatica filmica, la percezione dellimmagine da parte dello spettatore, i luoghi della fruizione. E si va probabilmente verso un doppio regime: da un lato quello della sala tradizionale, basata sulla consolidata tecnologia, dallaltro quello dei luoghi altri, dalla sala digitale alla playstation dal cellulare al web. Digitale, web, new e social media rappresentano senza dubbio una rivoluzione, mettono in discussione lo statuto stesso dellimmagine, anche se possono essere visti oggi allinsegna della continuità e non della rottura. Non una rivoluzione, ma una evoluzione necessarie dellimmagine, che cambia il nostro vivere quotidiano.
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