Trentesima puntata della serie "le carceri italiani". "Milleunanotte" di Marco Santarelli, segue il filone sulle case circondariali e sui reclusi, storie di vita dietro alle sbarre seguite da una telecamera digitale.
È evidente che le cose più interessanti da raccontare dal nostro paese sono finite in carcere. Che siano detenuti comuni, che siano immigrati sembra proprio che il jail movie, tanto spettacolare nella storia del cinema americano, da noi si sia trasformato in una sorta di oggettiva finestra sulla società. Una oggettività di racconto che è una scelta di quasi tutti i registi che vanno in carcere a cercare le loro storie.
E Marco Santarelli non fa eccezione; i suoi carcerati sembrano quelli della cella accanto, con gli stessi problemi, le stesse esigenze, in preda alla stessa rassegnazione, vittime del sistema o di condanne sbagliate.
Che il sistema carcerario italiano non funzioni a dovere non è una novità e documentarlo in maniera così assidua non porterà sicuramente a una soluzione dei problemi. In attesa del prossimo capitolo...
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