Domani, mercoledì 7 novembre alle ore 20:30 il regista Premio Oscar Gabriele Salvatores incontrerà il pubblico al Kino di Roma (via Perugia, 34) per presentare il suo film desordio, Sogno di una notte destate, nellambito della rassegna Esordi, dedicata alle opere prime di registi acclamati. Il film, datato 1983, è interpretato da un giovanissimo Claudio Bisio, ma anche da Alessandro Haber, Giuseppe Cederna Flavio Bucci, Erika Blanc, Luca Barbareschi, Alberto Lionello e Gianna Nannini ed è una rivisitazione tra il rock e il musical, tratta da una riduzione teatrale firmata dallo stesso Salvatores, di una delle più famose commedie di Shakespeare.
SINOSSI DEL FILM:
Una calda notte d'estate Teseo e Ippolita, due ricchi signori, raggiungono la residenza di campagna per celebrare il loro matrimonio. Anche quattro ragazzi, Ermia, Elena, Demetrio e Lisandro hanno la stessa meta. Ermia è amata contemporaneamente da Lisandro e da Demetrio: suo padre vuole che sposi quest'ultimo, ma naturalmente lei ama l'altro. La quarta ragazza, Elena, ama perdutamente Demetrio, ma questi non vede altro che Ermia. Quella stessa sera, un gruppo di artigiani e impiegati del luogo ha deciso di mettere in scena una commedia da rappresentare davanti a Teseo e Ippolito in occasione del loro matrimonio. Vanno a fare le prove in un castello abbandonato dove si rifugiano anche i quattro ragazzi. Al sorgere della luna il castello si popola di spiriti e di elfi. Oberon, signore delle tenebre, comincia a tessere intrighi d'amore per riconquistare Titania regina della notte. Per questo usa il succo del "fiore dell'amore futile" ma non tutto va come dovrebbe. Ne sono contagiati spiriti e mortali, Elena e Demetrio, Ermia e Lisandro, Titania e Bottom, il più stupido della compagnia di dilettanti. La notte trascorre tra scambi di persona, innamoramenti impensati, trasformazioni magiche, fughe, rincorse e duelli. Al sorgere del sole gli spiriti si ritirano e tutto ritorna alla normalità: i mortali vogliono credere di aver sognato e desiderano dimenticare. Erma accetta di sposare Demetrio e anche Lisandro sposerà presto Elena. Gli artigiani cominciano a recitare la commedia davanti ai signori e vengono insultati e derisi. La festa è finita ma nel salone deserto della villa ricompaiono gli spiriti: forse non tutto è stato un sogno
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