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Se avessi trentanni non ce ne sarebbe per nessuno. Dichiara provocatoriamente Alessandro Haber che alletà di sessantanni non ha nessuna intenzione di frenare la sua prolifica carriera dattore, e continua Ho ancora una voglia e un entusiasmo da portar via.
Lattore romagnolo si divide come sempre tra teatro, cinema e musica: attualmente è impegnato in un nuovo spettacolo teatrale con Rocco Papaleo, E tempo di miracoli e canzoni, esordio alla regia teatrale di Giovanni Veronesi, regista che lo aveva già diretto nel film Per amore solo per amore. È uno spettacolo che sento completamente mio, finora non avevo mai interagito col pubblico che, quando fai un personaggio a teatro, ti guarda come da un buco della serratura. Ora sento se stanno attenti, se si divertono, se questo spettacolo funziona e intanto mi posso permettere di cantare.
Afferma lo stesso Haber in unintervista al pocket-magazine Saturno22. Oltre al teatro, ovviamente il cinema: sarà infatti in tutti i cinema dItalia protagonista del film Quellestate, opera prima della regista Guendalina Zampagni, dove interpreta Vittorio, padre della famiglia al centro della storia. Ad affiancarlo, la divina Diane Fleri ed il giovane Jacopo Troiani, nel ruolo dei figli, e la sempre elegante Pamela Villoresi in quello di moglie e madre.
Il film, scritto da Tommaso Avati, figlio del noto regista Pupi, sarà distribuito nei circuiti italiani da WHITEROSE PICTURES, il prossimo 15 Novembre.
Magari con questo ruolo Alessandro Haber potrà convincere addirittura i responsabili dellAcademy Awards, che a detta sua, potevano dargli anche un premio Oscar nella sua lunga carriera: Lo avrei meritato, ad esempio, per il ruolo di attore non protagonista del film di Francesco Nuti, Willy signori e vengo da lontano.