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A Lo Schermo dell'Arte 2012 The Otolith Group, Gillian Wearing, Jan Peter Hammer e Yuri Ancarani

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Lo schermo dell'arte Film Festival, che si terrà a Firenze dal 21 al 25 novembre, prosegue la ricerca sui film realizzati da artisti che utilizzano il mezzo cinema come espressione della loro arte. La V edizione sarà inaugurata mercoledì 21 novembre alle ore 21.00 da "The Radiant" (Gran Bretagna/Giappone 2012) realizzato dal collettivo inglese The Otolith Group per dOCUMENTA 13. Il film indaga le terribili conseguenze del disastro nucleare di Fukushima del 2011, originato dal potente terremoto che ha colpito la costa nord-orientale del Giappone, generando un devastante tsunami e il crollo parziale della centrale nucleare con conseguente fuga di radiazioni che adesso minacciano il Paese. La coppia formata da Anjalika Sagar e Kodwo Eshun, candidata al Turner Prize 2010 e protagonista nel 2010 della Biennale di San Paolo e di Manifesta 8 e nel 2011 di importanti mostre personali al Maxxi di Roma e al Macba di Barcellona, sarà ospite del Festival. Tra gli altri film in programma, venerdì 23 novembre verrà presentata la prima italiana di "Self Made" (Gran Bretagna 2011), primo lungometraggio di Gillian Wearing, artista vincitrice nel 1997 del Turner Prize. L’opera rientra nell’ampia analisi degli aspetti più intimi e segreti dell’uomo, da sempre al centro degli interessi dell’artista britannica. "Self Made" documenta l’intensa e toccante esperienza di un gruppo di sette persone, selezionate attraverso un casting per interpretare un ruolo nel film, che attraverso la pratica di uno speciale metodo di recitazione condotto dall’attore/insegnante Sam Rumbelow, vengono a confrontarsi con le proprie paure e verità più nascoste e inquietanti. Il film sarà presentato dallo stesso Sam Rumbelow. Sabato 24 novembre, Jan Peter Hammer, già ospite dell’edizione 2010 del Festival con "The Anarchist Banker", presenterà il suo ultimo lavoro "Monarchs & Men" (Germania 2012) Il film si ispira all’intervista immaginaria tra il romanziere russo Tolstoj e il magnate americano Rockefeller, pubblicata nel 1913 dal giornalista e scrittore tedesco Maximilian Harden. Vi emergono due concezioni contrastanti del sistema economico: quella capitalista frutto del moderno sviluppo industriale sostenuta da Rockefeller e quella d’ispirazione proletaria di Tolstoj. L’ambientazione del film è in una galleria d’arte, durante il vernissage della mostra dell’artista Leonhard Gross, interpretato dal filosofo tedesco Felix Ensslin. Qui si svolge un’accesa discussione sul tema dell’economia che coinvolge, tra gli altri, il banchiere Arthur Ashenking (l’attore John Quincy Long) grande appassionato di arte contemporanea che promuove il “capitalismo creativo” secondo il quale ognuno dovrebbe essere artista per sviluppare un proprio mercato e far girare capitali. Inoltre, giovedì 22 novembre, in occasione della sua mostra personale al Museo Marino Marini, saranno proposti due film dell’artista italiano Yuri Ancarani sul tema del lavoro: "Il Capo" del 2010, cortometraggio girato nelle cave di marmo di Monte Betogli a Carrara, che ritrae i gesti eleganti con cui un capo cavatore, come un direttore d’orchestra, coordina il lavoro rischioso degli altri operai, e "Piattaforma Luna" del 2011, prodotto da Maurizio Cattelan, che riprende un gruppo di palombari che per sei settimane hanno vissuto nelle camere iperbariche di una piattaforma petrolifera. Lo stesso giorno Yuri Ancarani terrà un incontro alle ore 16 al Museo Marino Marini, introdotto da Alberto Salvadori.

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