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Al Cinema Trevi di Roma "Musicisti dello Schermo": Armando Trovajoli

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Giovedì 27 settembre 2012 al Cinema Trevi di Roma assisteremo ad una serata dedicata ad Armando Trovajoli: si tratta di una breve rassegna curata da Sergio Bassetti sui musicisti dello schermo. Armando Trovajoli in più di sessant’anni di attività ha intessuto ammirevoli collaborazioni con registi d’ogni genere e provenienza. I suoi sodalizi con Dino Risi, Luigi Magni ed Ettore Scola si pongono, ciascuno a suo modo, come i più risolti e produttivi. In tutti e tre i casi la sintonia fra Trovajoli e i registi, trae origine da affinità di segno artistico e culturale, ma prima ancora da complicità umane e da una condivisa inclinazione per l’essenzia­lità. Ettore Scola sembra accordare libera espressione e ruolo di protagoniste soprattutto alle pagine musicali di Trovajoli che fissano una temperatura grottesca o beffarda, ovvero dimessamente malinconica e agrodolce: purché si offrano in sintonia e in scala – e quindi sottovoce – rispetto alle storie piccole che Scola stesso privilegia. Non a caso il regista riconosce nello spirito di servizio la qualità più preziosa di Trovajoli, seconda solo alla sua intelligenza del film e alla capacità di sintetizzarne il senso riposto in un’idea musicale stagliata, incisiva. Rispondendo a una rivista francese che nei primi anni Novanta gli chiede se a parer suo un regista dovrebbe, in linea di massima, lavorare sempre con lo stesso compositore, Scola ammette: "Si. Per me è sempre lo stesso: Trovajoli". Alla medesima domanda Dino Risi dà una risposta diversa, intessuta di sarcasmo: "Sì, se il regista fa sempre lo stesso film". Non deve sorprendere quindi che l’inventario dei musicisti avvicendatisi sui set di Risi sia affollato, e assai variegato. Eppure, a dispetto delle molte “infedeltà” di Risi, Trovajoli ha generosamente coniato per lui temi vivaci e snelli, partiture coloritissime. Nel rapporto con Magni, invece, un ruolo di forte condivisione lo svolge la romanità: quel senso di appartenenza, con annesso bagaglio di pecche e virtù, cui compositore e regista partecipano profondamente e che amano testimoniare senza reticenze.

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