E una storia veramente accaduta quella di Luciano: il pescivendolo napoletano, protagonista di "Reality" di Matteo Garrone, ossessionato dal desiderio di entrare a far parte del Grande Fratello. Una fiaba, introdotta dalla splendida sequenza iniziale, amara sul pubblico, nel film quello televisivo, raccontata senza moralismi e intenti pedagogici: "dallinterno, con umanità e cercando di creare emozioni". Non è, infatti, come hanno precisato gli sceneggiatori Garrone, Massimo Gaudioso, Ugo Chiti e Maurizio Braucci, un film sulla televisione, ma un film sul pubblico, diviso tra sogno e realtà.
Unopera, come ha affermato il regista Matteo Garrone, che affronta tematiche esistenziali: "Luciano è un personaggio che cade nelle trappole del sistema mediatico, nelle quali, senza fare moralismi, anchio potrei cadere". Chiunque, infatti, potrebbe rimanerne intrappolato: non affronta solo lossessione della popolarità, ma anche, e soprattutto nella seconda parte, un problema esistenziale. E un viaggio, girato tutto in sequenze, nella mente di un individuo che perde la propria identità.
Proprio questa modalità di riprese ha permesso agli attori principali, compreso Aniello Arena, che svolge la sua attività di attore nella Casa di Reclusione di Volterra con la Compagnia della Fortezza di Armando Punzo, di poter far vivere i personaggi e di costruirli direttamente con il regista.
La genesi poi di Reality nasce dal bisogno di Garrone di ritrovare un piacere nel lavoro cinematografico: di tornare a considerarlo come divertimento cercando di affrancarsi dal successo e dalla popolarità acquisita con Gomorra.
Il budget di questa nuova pellicola si aggira sui sette milioni di euro e vanta come riferimenti cinematografici "Bellissima" di Visconti, latmosfera delle opere di Edoardo De Filippo e i film della commedia allitaliana come "Matrimonio allItaliana". Ma se in "Bellissima" si raccontava lossessione per il cinema, in questa pellicola, si racconta lossessione della popolarità offerta dalla televisione e a creare lillusione e il sogno è sempre la famiglia, ma questa volta le piccole Alessandra e Martina.
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