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Milano Film Festival: i vincitori della 17esima edizione

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Concorso Lungometraggi La Giuria del 17° Milano Film Festival, composta da Mimi Chakarova (artista e fotografa, USA), Andrea Fornasiero (critico, Italia), Gustav Hofer (regista, Italia), Adrian Sitaru (regista, Romania), assegna i premi: Prmeio Miglior Film CHINA HEAVYWEIGHT di Yung Chang (Canada/Cina, 2012, 89’) Motivazione: Per la sua narrazione avvincente che ridefinisce il concetto di ciò che significa perdere, utilizzando lo sport del pugilato come veicolo per rivelare una verità più grande sulla crescita e le aspirazioni di un individuo. Menzione Speciale TOATĂ LUMEA DIN FAMILIA NOASTRĂ (EVERYBODY IN OUR FAMILY) di Radu Jude (Romania, 2012, 108’) Motivazione: Per la sua capacità, attraverso la scrittura intensa e la recitazione, nel descrivere come i conflitti possano scaturire e degenerare nella vita familiare normale. Un incubo quotidiano come metafora per conflitti più grandi. Concorso Cortometraggi La Giuria del 17° Milano Film Festival, composta da ZeLig - Scuola di documentario, televisione e nuovi media di Bolzano, assegna i premi: Premio Miglior Film NOTRE CORPS EST UNE ARME: PRISONS di Clarisse Hahn (Francia, 2012, 12') Motivazione: Bédia e Ayfer, due donne militanti del partito comunista curdo, raccontano il loro sciopero della fame nelle prigioni turche. Sono menomate, ma la frontalità delle loro parole segue le inquadrature e mostra una coerenza che stupisce. Menzione Speciale VILAINE FILLE, MAUVAIS GARÇON (TWO SHIPS) di Justine Triet (France, 2011, 30ʼ) Motivazione: Thomas è un giovane artista trasandato, Laetitia è bella e sui tacchi. I due si incontrano a una festa e se ne vanno insieme. È lʼinizio di una notte che prende la strada di “Fuori orario” per raccontare unʼinsolita storia romantica. Premio Colpe di Stato (assegnato in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema) WE ARE LEGION: THE STORY OF THE HACKTIVISTS di Brian Knappenberger (USA, 2012, 90’) Motivazione: Collettivo anarchico o miliziani della libertà d’espressione? Rivoluzionari o fautori del caos? Chi sono i moderni guerriglieri di Anonymous? Un avventuroso ritratto del movimento raccontato dalla viva voce degli stessi acktivisti. A volto scoperto. Premio Cinema in un Ambiente Diverso (assegnato in collaborazione con Air Dolomiti e Aeroporto di Monaco) VALLEY OF SAINTS di Musa Syeed (India/USA, 2012, 82’) Motivazione: Grazie a un coinvolgente taglio narrativo e a un montaggio tipicamente cinematografico, riesce a contestualizzare le problematiche ambientali nella quotidianità del vissuto dei protagonisti e degli abitanti di una regione difficile, come quella del Kashmir, che fa da sfondo alla vicenda, rendendo più efficace il messaggio di sensibilizzazione del pubblico. L’equilibrio tra il racconto umano e la denuncia ambientale è ben calibrato nella regia quanto nella fotografia, grazie a una luce calda e morbida che li armonizza e li trasporta in una dimensione comune, dalla quale il lago Dal emerge come protagonista “alla pari” dello spazio filmico. La macchina da presa riesce a mostrarne la bellezza e rappresentarlo, con delicatezza, come un luogo da riportare alla vita, nonostante le devastanti condizioni dell’inquinamento. Premio Aprile (attribuito dal comitato di selezione al film che meglio rappresenta lo spirito del festival) Miglior Film BAKE A CAKE di Aliocha Allard (France, 2012, 14') Motivazione: Sei amici di mezza età si ritrovano per una cena in casa. Innocui scherzi, battute tra i denti, simboliche prove di forza e riflessioni al confine tra filosofia e gastronomia. Poi, una confessione scioccante, semina il silenzio. Menzioni Speciali FIREWORKS di Giacomo Abbruzzese (France, 2011, 21') Un gruppo internazionale di ecologisti pianifica di far esplodere, durante la notte di Capodanno, il complesso industriale dellʼIlva, che da mezzo secolo occlude la vista – reale e mefatorica – della città di Taranto. IL N’Y A PAS DE RAPPORT SEXUEL di Raphaël Siboni (Francia, 2011, 79’) Motivazione: Hervé-Pierre Gustave (in arte HPG) è il re del porno francese. Per quindici anni ha lasciato accesa sul set una videocamera per riprendere i backstage. 2000 ore di materiale video che il giovane artista francese Raphaël Siboni ha reinterpretato, attraverso il montaggio, per svelare l’altro lato del porno. Quello umano fatto di imprevisti e sudori, e di emozioni inattese che scavalcano il godimento fisico. Premio Staff Milano Film Festival VOICE OVER di Martin Rosete (Spagna, 11ʼ) Motivazione: Per la capacità narrativa articolata a partire da un'idea-traccia che, attraverso l'emozione dell'attesa condivisa, cattura e al contempo devia e sorprende lo sguardo, nonché per l'elevata qualità della tecnica cinematografica, complessa quanto differenziata. Premio del Pubblico L’ESECUZIONE di Enrico Iannaccone (Italia, 2011, 15’) Motivazione: Un giovanissimo malavitoso si divide tra il suo lavoro di sicario su commissione e la casa dove la madre è bloccata a letto e gravemente malata. La situazione disperata e la pressione dell'ambiente circostante lo porteranno a prendere una tragica decisione.

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