Si è conclusa la V edizione di ArTelesia Festival 2012, Concorso Internazionale Cinema - Teatro - Arte - Musica, con la serata del 4 Agosto 2012 presso le Antiche Terme Jacobelli.
Nato nel 2008 con lo scopo di creare un connubio tra storia locale e cinema per diffondere la conoscenza del territorio sannita nel mondo, levento non solo si è avvalso della collaborazione di partner istituzionali ma ha offerto, a molti giovani di diverse realtà universitarie, la possibilità di cimentarsi in un vero e proprio percorso formativo.
Nella serata finale, condotta da Chiara Mazza e Paolo Salomone, sono stati proiettati i trailer vincitori delle categorie Filmaker e DIVabili, premiati da volti noti del cinema e della televisione nostrana come Sergio Assisi, Gabriele Rossi, Andrea Bosca, Maurizio Casagrande e altri.
Il premio come miglior lungometraggio italiano è andato a Febbre da Fieno diretto da Laura Lucchetti; una commedia romantica dove amore e destino si intrecciano e ruotano attorno a personaggi unici e stravaganti di un mondo nostalgico.
Invece il primo premio come miglior lungometraggio straniero è stato consegnato al direttore di fotografia e autore del montaggio, linglese Stefan Fairlamb, per aver raccontato con Son of Babylon il viaggio dai terrori kurdi fino a Nassirya di un bambino in cerca del padre prigioniero di Saddam.
Mokhtar, diretto da Halima Ouardiri, si è invece aggiudicato il premio miglior cortometraggio straniero. La regista, presente al Festival, ha tratto da una storia vera lamicizia tra un ragazzo marocchino e un gufo, considerato animale di cattivo auspicio nel villaggio in cui vive.
Alla regia di Valerio Groppa è stato assegnato il premio miglior cortometraggio italiano con In fondo a destra, corto dal sapore dolceamaro che narra dellincontro tra un anziano signore e un giovane venditore porta a porta di aspirapolveri.
Mentre Lagnellino con le trecce ha vinto il premio della sezione Diversamente Abili. Diretto da Maurizio Rigatti, si descrive ladolescenza di un ragazzo affetto da una rara malattia (la sclerosi tuberosa), e lamore di un padre che scende in campo contro i pregiudizi e lignoranza.
↧