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Un viaggio all'interno del cartoon "Made in Italy". A Roma, in zona Talenti, c'è la Rainbow di Igino Straffi, il "papà" delle Winx. Ora, dopo sei anni di lavorazione, è pronto per l'uscita Gladiatori di Roma, scritto dagli sceneggiatori di L'era Glaciale (Michael Wilson) e realizzato tutto in Italia, ma pensato per il pubblico di tutto il mondo.
Il film racconta l'antica Roma in 3D, con un personaggio che proprio non era predisposto per fare il gladiatore; Timo, un giovane rimasto orfano a causa dell'eruzione di Pompei, adottato dal generale Chirone e cresciuto nell'Accademia dei Gladiatori.
130 scene, a volte più di 100 inquadratura per scena. 500 schizzi veloci prima di arrivare allo storyboard dettagliato. 150 scenografie, 350 personaggi tra principali e secondari, più le folle. 15.000 disegni. Un lavoro di preparazione infinito che parte dalla sceneggiatura e passa attraverso le direttive del regista e del reparto creativi. L'inizio è importante; in questa fase di disegno vero e proprio si decidono i volti, i caratteri le movenze che i singoli personaggi dovranno avere per tutto il film; anche la scenografia e la fotografia dipendono da questa fase decisionale, nella quale l'occhio dell'autore deve saper vedere in schizzi e bozzetti quale sarà la direzione più giusta per il film. Anche il budget della produzione si decide in questa fase, destinando gli investimenti su determinati settori e argomenti.
La Rainbow e Straffi hanno lavorato da marzo del 2006, utilizzando i più aggiornati programmi per animazione, spesso acquistati dalle grandi major americane come Pixar, e sviluppati in proprio da un reparto ricchissimo di tecnici. L'investimento su nuovi mezzi realizzativi è fondamentale per la produzione dell'animazione perché garantisce l'utilizzo non solo nel presente, ma è base ed eredità per i futuri film.
Gladiatori di Roma uscirà in Italia il 19 ottobre e nel 2013 negli Stati Uniti, mercato di riferimento del cartone internazionale. Scritto e pensato in lingua inglese, nella versione italiana avrà le voci di Luca Argentero, Laura Chiatti e Belen Rodriguez.