Anche lAssociazione dei Giovani Produttori Cinematografici si unisce alle proteste legate alla chiusura del Fondo friulano e dellintera Film Commission, chiedendo al Mibac di intervenire immediatamente.
La notizia della chiusura del fondo friuliano e di tutta la Film Commission ha sorpreso i membri dellassociazione. Entrambe le realtà si sono negli anni posizionate nel panorama Europeo, come importantissimi punti di riferimento per il cinema nazionale e non solo. Nonostante questo primato di eccellenza, oggi ci troviamo di fronte ad una scelta politica ingiustificata e pericolosa, che vedrà costrette moltissime produzioni che prima operavano in Friuli, ad abbandonare la regione.
Il FVG è sinonimo già da molti anni, di finanziamento e sostegno automatico al cinema, in un contesto normativo che sta sempre più evolvendo in questa stessa direzione. La sua chiusura si pone quindi in netta controtendenza e sembra determinata esclusivamente da scelte politiche, guidate da interessi non ben definiti.
AGPC chiede quindi all'amministrazione regionale di ritornare sui propri passi, riconoscendo che la decisione di abolire il FVG e la Film Commissione avrà conseguenze disastrose e gravissime ripercussioni sul territorio e su tutto settore cinematografico italiano.
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