Il Festival Mix di Milano è parte attiva di una rete di eventi internazionali, e per consolidare la Festival MIX family around the world sono stati invitati i due organizzatori dell'edizione di New York, Stephen Kent e Diego Montoya, che hanno anche portato a Milano un programma di corti sperimentali da MIX NYC.
Li abbiamo incontrati e intervistati.
Che cosa avete scelto di portare al Mix Milano?
Abbiamo scelto due selezioni dei migliori lavori delle diverse sezioni del nostro festival, ma abbiamo anche portato alcuni corti sperimentali e artistici che abbiamo amato (in programma "Looking for Jiro", "Lesbian Hand Gestures", "ADILA: A day in Los Angeles", "Wildblood" e "Is Money Money", NdI).
Del programma di Mix Milano 2012 che cosa vi interessa maggiormente?
Cerchiamo di vedere il più possibile, da "Love is in the air" a "Circumstance", ogni giorno andiamo in sala a guardare i film proposti!
Quello che troviamo incredibile di questo festival milanese, che lo rende unico e profondamente diverso da tutti gli altri è la capacità di unire diversi aspetti dell'entertainment in modo da coinvolgere appieno la comunità gay, con i film certo ma anche con l'iniziativa Music on the steps, con le feste e gli eventi collaterali eccezionali.
Come definireste il vostro festival, Mix New York?
Il nostro festival ha tre caratteristiche principali siamo molto focalizzati sui film sperimentali, diamo largo spazio alle installazioni artistiche e poi ci sono le creazioni di Diego, che rendono unico il mondo in cui si vive l'evento.
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