La settima edizione del Sardinia Film Festival inizia lunedì 25 giugno alle 17.30 con la proiezione dei primi 21 cortometraggi tra i 183 in concorso. Nellaula Rossa (internazionali) e in quella Verde (nazionali) del Quadrilatero di Sassari, il pubblico potrà assistere a una selezione di opere appartenenti alle sette categorie in gara: Fiction Internazionale, Fiction Nazionale, Documentario, Sperimentale, Animazione, Videoarte e Vetrina Sardegna.
Tra i corti internazionali, da non perdere lanimazione "Keha mälu" ("Body memory") di Ulo Pikkov dallEstonia; la video-arte "Coucoune" dellisraeliano Golan Shimrit; le fiction "Recycling" del croato Branko Istvancic e quella che arriva dalla Germania "Apele tac" (Silent river) di Anca Miruna Lazarescu.
Tra i cortometraggi italiani, sono da segnalare loriginale fiction musicale "Gianni Schicchi" del regista Francesco Visco, con personaggi che cantano in stile barocco; il documentario "Midnight Bingo" di Antonio Longo sulla leggendaria arte di arrangiarsi dei napoletani; il corto di animazione "Neoseme" di Alex Ledda per la categoria Vetrina Sardegna.
Lapertura ufficiale del festival è alle 21 nel cortile del Quadrilatero. Dopo i saluti del presidente della manifestazione, Angelo Tantaro, e del presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, verranno proposti al pubblico tre documentari in concorso.
Per il primo, "Amanar Tamasheq", sarà presente il regista, lo spagnolo Lluis Escartin. Il documentario segue le giornate di una tribù Tuareg per raccontare la condizione dei nomadi del deserto come popolo senza stato, spesso costretto a vivere nei campi profughi, guardato con sospetto dal mondo occidentale. Il film anticipa la giornata Focus Africa (mercoledì 27). Anche il giornalista e critico cinematografico Sergio Naitza e i produttori del suo "Per noi il Cinema era Proibito" - secondo film in proiezione - parteciperanno alla serata inaugurale. Il documentario di Naitza raccoglie testimonianze e aneddoti delle comparse che lavorarono nel film di Mario Monicelli "Proibito", adattamento del romanzo La madre di Grazia Deledda, realizzato nel 1954 sui set naturali di Tissi, Aggius e altri luoghi della Gallura. Il terzo e ultimo cortometraggio della serata, "Fra due mondi. Ritratto di Maria Giacobbe" di Francesco Satta, è un omaggio alla scrittrice nuorese autrice di numerose opere tra le quali Diario di una maestrina e Arcipelaghi. Satta ne racconta esperienze e scelte di vita, soprattutto la decisione, a metà degli anni Cinquanta, di lasciare la Sardegna e lItalia per trasferirsi in Danimarca dove attualmente vive.
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