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CANNES 2012 - La presenza italiana al festival

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Con la riuscita presentazione di "Moonrise Kingdom" di Wes Anderson, storia spettacolare di due adolescenti in fuga al largo della Nuova Inghilterra nell’estate del 1965, mercoledì, apre la 65ma edizione del Festival di Cannes. Tra le circa milletrecento produzioni e coproduzioni che vengono presentate sulla Croisette nella selezione ufficiale durante i 12 giorni di Festival ai circa ottomila rappresentanti della stampa, frequentatori del “marché du film” il più grande al mondo, addetti ai lavori e “Cannes cinéphile", rappresentanti elitari di un pubblico che ancora non esiste, figurano anche pellicole italiane e svizzere. L’Italia è sulla Croisette, oltre che con Nanni Moretti, nella prestigiosa carica di presidente della Giuria del Concorso per la Palma d’Oro, con "Reality", ultima fatica del regista romano di “Gomorra”, Matteo Garrone. Il candidato italiano alla Palma d’Oro ha incontrato recentemente a Lugano gli studenti del Cisa (conservatorio internazionale di scienze audiovisive) e cinefili per parlare di cinema e del suo modo di fare cinema. "Reality", è la storia del giovane pescivendolo napoletano Luciano (Aniello Arena) che, sogna di partecipare al reality Grande Fratello sia con la speranza di migliorare la sua situazione economica, sia per il desiderio di diventar qualcuno. Divenuta ossessione il suo desiderio gli fa perdere il senso della realtà nella quale vive. Girato nei quartieri popolari di Napoli, "Reality" è un film realista e crudele sulla nostra società dello la cui violenza simbolica si equivale talvolta a quella fisica della Camorra. Nel cast accanto a Claudia Gerini anche due attori esordienti, Aniello Arena e Loredana Simioli. Fuori concorso, "Io e te" di Bernardo Bertolucci tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammanniti: il regista di Parma torna sulla Croisette dopo aver ricevuto la Palma d’oro alla carriera lo scorso anno con una storia intimista e familiare. Lorenzo, adolescente solitario e problematico nei rapporti con la famiglia e con il mondo che lo circonda sceglie di passare la “settimana bianca” nascosto nella cantina di casa. Ma Olivia, la sua sorellastra, piomba con il proprio bagaglio di problemi nella vita del fratello, rovinandogli così i suoi accurati piani di fuga dalla quotidianità che lo opprime. Nella sezione notturna “Séance de Minuit” sarà proiettato in 3 D il Dracula di Dario Argento. Le altre presenze italiane sono dei cortometraggi quali: "Koenigsberg" di Philipp Mayrhofer (Quinzaine des Réalisateurs), "Lettere da Madras" di Irish Braschi (Short Film Corner) e "Terra" di Piero Messina (Cinéfondation). Il cinema rossocrociato invece è presente con due film nella Quinzaine des Realisateurs, la sezione parallela, più cinefila e innovativa diretta da quest’anno dal critico Eduard Waintrop, noto al pubblico svizzero in quanto ex direttore del Festival di Friburgo: il lungometraggio "Opération Libertad" di Nicolas Wadimoff e il medio metraggio "Os vivos tambem choram (Anche i vivi piangono)" coproduzione elvetico-portoghese di Basil da Cunha, ventisettenne portoghese che ha studiato cinema all’Haute Ecole d’Art et Design di Ginevra. Il film racconta la quotidianità di un portuale cinquantenne di Lisbona, che sogna di usare i suoi risparmi per partire alla volta della Svezia. "Opération Libertad" è il quinto lungometraggio del regista ginevrino .Il suo primo film Clandestins del 1977 aveva suscitato notevole interesse. Il film denuncia le menzogne della nostra società di comunicazione filmando un gruppo clandestino ginevrino che tenta di smascherare negli anni settanta la collusione tra le banche svizzere e i certi dittatori. Trenta anni più tardi un video d’epoca riappare misteriosamente!

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