E' ormai davvero una tradizione: la cerimonia delle premiazioni che chiude ogni edizione del concorso risulta partecipatissima, molto poco formale e con numerosi momenti emotivamente coinvolgenti. I vincitori inviano anche da molto lontano ampie delegazioni, si preoccupano in casi limite di trovare persone che si incaricano di ritirare materialmente i premi (e anche le menzioni), invitano, dove possono qualche genitore o amico e diventano così possibili incontri diretti degli autori, grandi e piccoli, con le giurie e i responsabili del concorso, trascinando anche i rappresentanti delle istituzioni che hanno accettato gli inviti loro rivolti a un'interlocuzione senza troppe mediazioni. E' davvero interessante scoprire come le singole opere sono state realizzate e vedere i protagonisti dei film in un altro contesto e, magari, un anno o due dopo le loro prove attoriali. Quest'anno, tanto per dire, due vivaci delegazioni venivano da cittadine dell'Emilia, Montecchio e Casalgrande, una da Piacenza, tutte andata e ritorno in un solo giorno (alle scuole mancano le risorse anche per iniziative di alto valore didattico...), per il liceo classico dell'Asmara si è presentata (con fotografo al seguito) una ex docente di quella scuola rientrata in Italia da poco, per la scuola abruzzese che ha vinto il premio "Paolo Gobetti"/superiori è intervenuto a ritrare il premio e a ringraziare il dirigente scolastico dell'Avogadro" di Torino, da Settimo sono giunti trafelati i piccoli vincitori del premio "Paolo Gobetti"/elementari per non perdere neanche un'ora di scuola e ritirare però di persona il premio vinto.A loro e ai tanti altri presenti hanno parlato il partigiano Giuseppe Gastaldi, presidente onorario dell'Anpi provinciale, che ha consegnato anche il premio "25 aprile", la consigliera della Provincia di Torino Caterina Romeo, amica da anni del nostro concorso, i dirigenti del concorso Paola Olivetti e Corrado Borsa, le giurie di "Filmare la storia" (Giorgio Carlin, Monica Marchesin, Daniela Mussino, Laura Operti, Alberto Signetto, solo due assenze per impegni scolastici) e del premio "25 aprile" (Angelo Boccalatte).
Il concorso ha visto più di 90 scuole partecipanti da tutta Italia (più la novità del liceo classico italiano della lontana Asmara)
Le opere premiate spaziano tematicamente dai valori dell'unificazione italiana (Unita comunque, premio Paolo Gobetti elementari) alle vicende della Seconda guerra mondiale in Abruzzo ( La guerra della gente comune, premio Paolo Gobetti superiori), dall'impatto delle leggi razziali in Italia (La stella di Sara, premio Paolo Gobetti medie) al dramma degli Internati militari (Primavera di bellezza, I.M.I. Una storia dimenticata, premio 25 aprile), dalla singola scuola che racconta la sua storia (C'era una volta, premio Città di Torino) alla lavagna che racconta il Novecento (Alla scoperta del '900, premio Paolo Gobetti cortometraggi), arrivando anche a toccare semidimenticate esperienze giovanili di lotta nella Torino degli anni Settanta (Disoccupate le strade dai sogni, premio Regione Piemonte).
Dal punto di vista espressivo, nella rosa di premi tutti i generi principali sono rappresentati: la 'finzione' (tre opere), il documentario (due) e l'animazione (altre due). I vincitori provengono da varie parti d'Italia, Torino e Piemonte, Emilia, Abruzzo, a cui, con le menzioni speciali (ben cinque) volute dalle giurie, si aggiungono il Veneto e Asmara.
↧