Si può ammettere con onestà che metà dellopera di un documentarista risieda nella scelta del soggetto da riprendere. Partendo da questo presupposto Elia Romanelli non avrebbe potuto scegliere meglio i suoi personaggi da raccontare, capaci di declinare in tre modi che non potremmo immaginare più differenti la figura dellartista di montagna, dello scultore del legno.
Tone da Ludan è ciò che ti aspetteresti: quasi più artigiano che artista, felice di una gioia interiore, legato alla foresta e quasi allievo di ciò che la natura insegna. Il suo studio e il suo percorso riflettono il canone di uno scultore di montagna.
Aron Demetz rappresenta la nuova generazione e il legame con lArte contemporanea riconosciuta. Grazie al documentario seguiamo la preparazione per il suo allestimento alla Biennale di Venezia e scopriamo il concetto di tecnica (imparata e poi dimenticata) e di studio sui materiali.
Egon Moroder Rusina è un artista politico: sessantottino iscritto al partito comunista riporta il suo spirito di contestazione nellarte che esprime, oltre che nella vita che vive, fino a far coincidere le due cose prima nella lotta e poi nella scelta di una vita da eremita.
Trovata la materia prima Romanelli compone un quadro scorrevole che trasmette attenzione e comprensione per i soggetti ripresi, soffermandosi spesso su particolari delle loro opere darte per consentirci uno sguardo a tutto tondo.
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