Il film di Roberto Faenza, racconta di un ragazzo di New York con moderna e traballante famiglia che mette il piede nell'età adulta, cercando di capire ciò che non gli va a genio. Accostato naturalmente a un nuovo Giovane Holden, il libro di Peter Cameron da cui è tratto, è stato lo spunto per il regista italiano di girare un film negli States e di raccontare, senza alcuna specifica esperienza, dunque con gli occhi "puliti", un aspetto dell'America di oggi.
Il film, malgrado ricalchi i canoni del romanzo di formazione, non arriva a nessuna conclusione, con i personaggi che rimangono se stessi e al massimo prendono coscienza (e non è poco) del proprio essere. Faenza riesce comunque a far affezionare ai personaggi, rendendoli umani e possibili e facendo di tutto per realizzare un film internazionale.
Prodotto da Elda Ferri di Jean Vigo Italia, con il supporto fondamentale di Rai Cinema, insieme alla grande costumista Milena Canonero e alla produzione statunitense Four of a Kind di Ron Stein, uscirà domani da noi e a fine maggio negli Usa dopo un passaggio di presentazione al Festival di Miami
La nostra recensione al Festival di Roma
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