L'ultima fatica del grande Furio Scarpelli, sceneggiatore che in coppia con Agenore Incrocci o in solitaria ha scritto le più belle storie del nostro cinema, è il film disegnato "Tormenti", opera postuma diretta da suo nipote Filiberto, che sarà proiettato a Odeon Firenze giovedì 16 Febbraio 2012, alle 21.00, alla presenza del regista Filiberto Scarpelli, del co-scenggiatore Giacomo Scarpelli, della produttrice Silvia d'Amico Benedicò (figlia della sceneggiatrice Suso Cecchi d'Amico) e di Francesco Ranieri Martinotti (regista e direttore del festival France Odeon).
"Tormenti - Film Disegnato", opera atipica nel panorama italiano, è stato presentato a Novembre al Festival di Roma, mentre il libro "Tormenti Romanzo Disegnato", è stato pubblicato da Rizzoli-Lizard. L'idea era venuta qualche anno fa al nipote Filiberto Scarpelli, che propose allo zio di usare i suoi disegni - accumulati in anni di lavoro per le varie produzioni - per raccontare una storia inedita. E Furio che il mondo del disegno l'aveva respirato dall'infanzia (il padre era stato il fondatore del Travaso, mentre lui aveva cominciato disegnando per il Marc'Aurelio e il Don Basilio) aveva accettato con entusiasmo.
Il film racconta la storia di Eleonora Ciancarelli detta "Lolli", stiratrice diciannovenne nella Roma fascista, facile preda dell'avvocato Rinaldo Maria Bonci Paonazzi, sposato ma desideroso di avventure sentimentali. Nel menage tra i due interviene Marchetti Mario, studente universitario, figlio di ferroviere, pugile dilettante e pericoloso sovversivo. A questo punto il triangolo s'ingarbuglia: Lolli vorrebbe mollare l'avvocato fedifrago e seguire Marco a Parigi ma Rinaldo Maria non è disposto a rinunciare alla sua concubina. I contendenti in amore si ritrovano in Spagna, a combattere su due fronti opposti: Marco volontario con le brigate internazionali e Rinaldo Maria spedito dal Regime tra i franchisti. Le voci sono di attori celebri: Alba Rohrwacher (Lolli), Luca Zingaretti (l'avvocato), Valerio Mastandrea (Marco), Omero Antonutti (il narratore) e Elio Pandolfi (a cui sono affidati una decina di personaggi). A emergere è il mondo poetico di Scarpelli: i suoi inconfondibili disegni danno un'anima a questa storia dai sentimenti forti. E naturalmente a emergere è anche un'ironia garbata, proprio come riusciva a fare nelle storie scritte per i suoi film.
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