"L`uomo che cadde sulla Terra. Nicolas Roeg: il tempo, l`altrove e il cinema alchemico" di Marco Chiani ed edito da Profondo Rosso Edizioni 2011 è la prima monografia dedicata al regista inglese Nicolas Roeg. Ne abbiamo parlato con lautore, un giovane critico cinematografico che collabora con molte testate cinematografiche.
Perché un libro su Nicolas Roeg?
Prima di ogni cosa perché amo il suo cinema arzigogolato, straordinariamente originale, sfuggente a qualsiasi etichetta. In una carriera in cui ha alternato grandi film penso a titoli come L'inizio del cammino, L'uomo che cadde sulla Terra, Eureka e La signora in bianco ad altri davvero trascurabili, questo particolarissimo regista inglese è sempre riuscito a dire qualcosa di personale sul come una storia poteva essere raccontata. Roeg rifugge da ogni facile soluzione di messa in scena, sfida lo spettatore, lo costringe ad entrare nella sua pericolosa partita fatta di bagliori e abissi, esplosioni, discese nel desiderio dei suoi tormentati personaggi. L'altro motivo è, invece, legato alla mancanza di una monografia italiana dedicata al suo lavoro, a mio avviso, una lacuna che doveva essere colmata.
Quali registi italiani si avvicinano al cinema di Roeg?
Quello di Roeg in realtà è un percorso artistico abbastanza irripetibile, più unico di quello di altri registi a lui spesso assimilati, penso soprattutto a Ken Russell. Nel caso in cui si volesse trovare un legame con il cinema italiano bisognerebbe andare più per squarci e impressioni che per film o autori, si potrebbero forse azzardare dei paralleli con certe pellicole sessantottesche... In Italia, comunque, Roeg ha girato A Venezia... Un dicembre rosso shocking, uno dei suoi lavori più straordinari e imitati in cui Donald Sutherland e Julie Christie recitavo insieme ad attori come Massimo Serato, Leopoldo Trieste e Renato Scarpa. Per la Rai, ha poi diretto il televisivo Sansone e Dalila, una delle Storie della Bibbia interpretata da un cast che comprendeva diversi attori nostrani.
I tuoi prossimi progetti?
Sempre per la collana di Profondo Rosso Editore, diretta dal coraggioso Luigi Cozzi, c'è l'intenzione di realizzare un volume sul cinema di Val Lewton, il grande produttore americano di classici come Il bacio della pantera e La settima vittima. Oltre a questo progetto sto inoltre portando avanti l'idea di un libro intervista sul cinema di un importante autore italiano, ma è ancora tutto da decidere...
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