E' un caso quantomeno anomalo "Sulla strada di casa", film d'esordio di Emiliano Corapi, che arriverà nelle sale italiane il 3 febbraio, dopo aver già avuto una lunga vita nel circuito dei festival e aver ottenuto interessanti riconoscimenti.
Apparentemente Alberto è un tranquillo padre di famiglia, dedito alla sua piccola impresa che con tanta fatica cerca di tenere a galla in un duro momento di crisi.
Dopo anni di matrimonio, sua moglie continua ad amarlo con passione, ma il sorriso del marito sembra essere sparito, proprio nel momento in cui sono iniziati degli strani viaggi di lavoro.
Il film di Corapi sembra avere un'andatura incostante, passando dalla lentezza del racconto dei problemi di coppia, ai rapidi e incessanti inseguimenti su strada, non entrando mai completamente in un genere, ma sfiorandone molti, dal dramma al thriller con qualche tocco di "nero".
Partendo da un interessante spunto iniziale, il piccolo imprenditore costretto a diventare un corriere della mala per poter continuare a vivere una vita "normale", l'evolversi della vicenda lascia spazio a qualche scena fin troppo didascalica e a delle scelte che sembrano affidate al caso.
Convince invece la scelta di Vinicio Marchioni, che svestito dai panni del "freddo", e nascosto dietro ad una spessa montatura d'occhiali, da vita ad un personaggio dai molteplici aspetti, che difetta solo quando calca troppo sull'accento genovese che, decisamente, non gli appartiene.
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