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Dicesi mockumentary un "falso documentario", nel quale - Wikipedia docet - "eventi fittizi appositamente realizzati per la trama sono presentati come reali o comunque creati per lo scopo della narrazione".
"Il passo dell'elefante" di Paolo Casalis, Stefano Scarafia e Pino Pace si inserisce nel filone (ha vinto anche un premio in uno dei principali eventi del settore, il Piemonte DocuMenteur Filmfest) e racconta la storia - verosimile? - di un ritrovamento archeologico che agita il Comune di Ostana, creando il mistero. Una zanna dal passato, che apre ipotesi e divide la popolazione che crede più a una o all'altra delle ricostruzioni possibili.
Simpatico e divertito il gruppo di lavoro che si presta alle finte riprese documentarie, forse in alcuni casi pure troppo (diciamo che vien difficile pensare che qualche spettatore inconsapevole possa credere davvero di trovarsi davanti a un documentario vero!), per un piccolo riuscito gioco.