![]()
Onore, coraggio, disciplina, rispetto: le profonde radici della cultura orientale ma anche le profonde radici del kung fu. Quello stesso kung fu di cui Ip Man, il leggendario maestro di Bruce Lee, è stato (ed è) icona universale. Un simbolo di forza, lealtà e saggezza che il cinema asiatico ha celebrato con due straordinari biopic e che ora si appresta a celebrare con un nuovo e appassionante capitolo!
Dopo "Ip Man" e "Ip Man 2", entrambi firmati da Wilson Yip e applauditi al Far East Film Festival di Udine (rispettivamente nel 2009 e nel 2010), ecco dunque "Ip Man The Final Fight", distribuito worldwide dalla Emperor Motion Pictures di HK. Unopera davvero attesissima che, subito dopo aver aperto lHong Kong International Film Festival (evento previsto per il prossimo 17 marzo), approderà in anteprima europea sul grande schermo del quindicesimo FEFF.
Dietro la macchina da presa, a garantire continuità e qualità, cè il versatile Herman Yau, vecchia conoscenza del pubblico udinese (e già regista del prequel "The Legend is Born"), mentre nei panni dellindimenticabile mister Ip, precedentemente indossati dal bravo Donnie Yen, cè unaltra vecchia conoscenza del pubblico udinese: il superdivo Anthony Wong (spalleggiato, ricordiamo, dallAsian Joe Pesci Eric Tsang).
Proprio come Ip Man, scomparso nel 1972, ha gloriosamente attraversato la storia delle arti marziali, così Anthony ha gloriosamente attraversato (e continuerà ad attraversare) la storia del cinema hongkonghese. E chiunque abbia visto capolavori assoluti come "The Mission" di Johnnie To o "Infernal Affairs" di Andrew Lau e Alan Mak, tanto per citare due capisaldi storici del Far East Film Festival, sa di cosa stiamo parlando!
"Ip Man The Final Fight" descrive lultima parte della vita di mister Ip ma anche la vita della comunità hongkonghese, letta attraverso i decenni (dal 49 al 1972), e alterna preziose coreografie action a dolci palpiti crepuscolari, combattimenti pubblici a dolori privati, configurandosi come un film dentro il kung fu e non semplicemente sul kung fu.
Siamo nel Dopoguerra, a Hong Kong (il meticoloso lavoro di ricostruzione scenografica meriterebbe un approfondimento a parte!). Il grande maestro di Wing Chun è ormai restio ad entrare in azione ma, per difendere lonore dal potere della Triade, non ha scelta: deve combattere per lultima volta e la sfida finale si svolgerà, durante un tifone, dentro le mura proibite di Kowloon City
Facile previsione: un film destinato a lasciare il segno! I due precedenti capitoli, del resto, sono stati e ancora sono particolarmente cari agli spettatori del FEFF, e anche nei passaggi su Rai 4, nellambito di Missione: Estremo Oriente (ciclo che del FEFF è figlio), hanno fatto scintille. Una fortuna cinematografica e televisiva che adesso, appunto, non vedrà solo aggiungersi Ip Man The Final Fight ma pure l"Ip Man 3D" messo in cantiere per il 2014 con la coppia Donnie Yen-Wilson Yip (senza ovviamente dimenticare "The Grandmaster" di Wong Kar Wai)!