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Miglior film dell'edizione 2013 del festival Visioni Italiane è "Lintruso" del padovano Filippo Meneghetti (classe 1980), attivo a Parigi, interpretato tra gli altri da Roberto Citran. È difficile - ha dichiarato la giuria - mostrare linvisibile. Il regista ci è riuscito, realizzando un racconto sospeso e nello stesso tempo ancorato a una struttura narrativa molto convincente. La paura è il centro della narrazione. Quella paura da cui tutto ha origine e a cui tutto torna. Ed è la paura a mettere alla prova lesistenza stessa dei protagonisti, spingendoli a compiere il loro breve viaggio al ritmo pulsante di un cuore che batte.
Questa la poetica motivazione della giuria composta da Claudio Bisoni (critico e docente), Jacopo Bonvicini (attore), Marco Pettenello (sceneggiatore), Costanza Quatriglio (regista) e Andrea Santonastaso (attore e conduttore radiofonico), che ha assegnato anche due menzioni speciali a "Fiumana" di Julia Gromskaya e "Una volta fuori" di Renato Chiocca.
La giuria del concorso Visioni Doc composta da Maura Delpero (regista), Maurizio Di Rienzo (critico), Alberto Nerazzini (regista e giornalista) ha invece scelto come Miglior documentario il lavoro ambientato nella Budapest contemporanea "Temporary 8th", del collettivo bolognese ZimmerFrei: Sguardo registico consapevole fra memoria e futuro su un crocevia apparentemente periferico dellEuropa, la Budapest di oggi, il cui concetto urbanistico spazio-temporale è focalizzato dalle diverse esperienze estetiche e politiche di coloro che lo abitano.