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Cominciano ad essere svelati i contenuti della 61^ edizione del Trento Film Festival, in programma dal 25 aprile all8 maggio a Trento e Bolzano. A Palazzo Roccabruna di Trento spazio in primis alla presentazione del nuovo logo e del manifesto delledizione 2013, ma anche alle prime anticipazioni del programma cinematografico e delle serate evento dedicate allalpinismo.
Ad aprire la prima conferenza stampa ufficiale, lintervento dellassessore alla cultura del comune di Trento, Lucia Maestri, che nel ringraziare il sempre costante impegno dello staff organizzativo, ha espresso tutto lappoggio dellamministrazione comunale allevento: "Il Trento Film Festival sa sempre rinnovarsi, affermandosi come rampa di lancio per un nuovo modo di intendere il cinema di montagna".
È toccato quindi al presidente del Trento Film Festival, Roberto De Martin, presentare la prima vera novità, il nuovo logo della manifestazione: una genziana che richiama ancor più direttamente la kermesse proprio come la palma richiama Cannes e il leone il Festival del Cinema di Venezia. "Anche il Trento Film Festival ha finalmente il suo simbolo che lo connoterà nel mondo, come tutti gli altri grandi festival del cinema". Un logo realizzato dallagenzia Plus Communication di Trento, rappresentata dal suo art director Luca Franceschini: "Il nuovo simbolo del festival rappresenta in modo sintetico e dinamico lessenza della manifestazione, che vede nella genziana il suo massimo riconoscimento".
Un festival che si rinnova nellimmagine ma che conferma lestrema ricchezza di contenuti come ha illustrato il direttore Luana Bisesti: "Sulla scia del successo della scorsa edizione, abbiamo scelto di riproporre un calendario che incontra il gradimento di un pubblico sempre più diversificato. Questanno punto di forza della manifestazione il legame con larte, aprendosi anche a contenuti e collaborazioni che coinvolgono sempre più le nuove generazioni".
Ne è espressione il nuovo manifesto affidato nella sua realizzazione alla giovane artista trentina Anna Deflorian: "Questa mia opera simboleggia una montagna nelle cui linee si legge anche la figura di un volto umano". Per il presidente De Martin lopera della giovane artista è "un vero simbolo desplorazione, e allo stesso tempo evoca laspetto femminile della montagna, con il suo forte carattere attrattivo". Una grande tradizione, quella dei manifesti del Trento Film Festival, che accompagna la kermesse dalle sue primissime edizioni: "Nel corso degli anni tantissimi i grandi artisti che hanno firmato i manifesti del festival" ha detto Sergio Fant, responsabile del programma cinematografico - "vogliamo mantenere viva questa tradizione attraverso i giovani".
Proprio Sergio Fant ha poi parlato del programma cinematografico della sessantunesima edizione, presentando anche il paese ospite di questanno, la Turchia. "Più di 350 le pellicole arrivate questanno per partecipare alle varie sezioni del concorso. Siamo ad oggi immersi nella selezione dei 100 titoli che saranno presentati al festival". Tanta attesa per la programmazione dedicata al progetto Destinazione
, che dopo Finlandia e Russia raggiunge la Turchia. "Saranno 12 le pellicole proiettate, alcune in prima visione". Il successo del progetto Destinazione
nasce soprattutto dal suo modo di avvicinare anche i meno appassionati alla montagna, passando per lesplorazione di culture a volte molto distanti dalla nostra. "Cè grande attesa per la serata del 26 aprile" ha continuato Sergio Fant "che vedrà protagonisti i BaBa ZuLa, gruppo turco di fama internazionale, che con un cine-concerto accompagnerà la proiezione del film muto di Ernst Marischka, Enis Aldjelis - Die Blume des Ostens".
Anche questanno di rilievo il calendario di appuntamenti della parte del festival in programma a Bolzano dal 2 all8 maggio 2013. In particolare la seconda edizione di "Quo Climbis?", lincontro tra alpinisti di tutto il mondo promosso dal Trento Film Festival, International Mountain Summit di Bressanone e Messner Mountain Museum. Questanno il tema è di grande rilevanza sociale, proprio come ha spiegato il direttore del Festival, Luana Bisesti: "Si parlerà del futuro degli alpinisti professionisti, di questi grandi atleti che poi devono reinventarsi dopo una vita passata sulle montagne".