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Parte un grido dallarme da parte delle Associazioni Nazionali di Cultura Cinematografica rispetto alla previsione di taglio del Fondo Unico per lo spettacolo 2013 di oltre 21 milioni di euro.
E una scelta miope che continua a vedere nella cultura e nello spettacolo un costo e non una leva fondamentale per la ripresa economica e lavorativa di un Paese che ha giacimenti culturali unici al mondo. Già lo scorso anno i modesti fondi dedicati al FUS erano stati ridimensionati, penalizzando peraltro pesantemente i capitoli dedicati alla promozione.
Ogni ulteriore taglio dichiarano i presidenti delle 9 associazioni metterà in ginocchio lassociazionismo culturale depotenziando così un lavoro di promozione del cinema e di formazione del pubblico. In questa fase storica in cui si contrae anche a causa degli effetti della crisi - il pubblico per il cinema è fondamentale dare continuità alle politiche di promozione e rilanciare gli investimenti per avvicinare più persone al cinema.
Chiediamo al Ministro Ornaghi, al Governo e alle forze politiche di modificare questa previsione di spesa confermando almeno quanto stanziato per il 2012 in attesa che il nuovo Parlamento e il nuovo Governo possano formulare quelle nuove politiche pubbliche per la cultura e lo spettacolo di cui lItalia ha bisogno.
Le nove associazioni sono:
- ANCCI: Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani
- CGS: Cinecircoli Giovanili Socio-Culturali
- CINIT: Cineforum Italiano
- CSC: Centro Studi Cinematografici
- FEDIC: Federazione Italiana dei Cineclub
- FIC: Federazione Italiana Cineforum
- FICC: Federazione Italiana dei Circoli del Cinema
- UCCA: Unione Circoli Cinematografici
- ARCI UICC: Unione Italiana dei Circoli del Cinema