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LANICA manifesta il proprio sconcerto per il taglio improvviso e netto di 20 milioni di euro della dotazione del Fondo Unico per lo Spettacolo.
Il taglio coinvolge anche altri ministeri, ma è esemplare il fatto che si continui a colpire comunque un settore, come quello della cultura e dello spettacolo, già falcidiato dalle continue riduzioni dellinvestimento pubblico.
Per quanto riguarda lindustria cinematografica, che da tempo ha visto progressivamente impoverirsi lapporto delle risorse pubbliche alla produzione, questo taglio rischia seriamente di bloccare definitivamente lattività delle Commissioni, che già lavorano su risorse insufficienti.
Per questo motivo lANICA chiede il reintegro immediato della quota tagliata.
Lindustria cinematografica ritiene che questo sia lennesimo segnale di una politica cieca nei confronti della Cultura in generale e della sua capacità produttiva, che invece dovrebbe essere assunta come perno fondamentale per il rilancio delleconomia nazionale.
Sarà dovere dellANICA continuare la battaglia, insieme a tutte le altre associazioni del settore, perché queste istanze siano recepite dal Governo che verrà.