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La quinta giornata del Trieste Film Festival 2012

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Lunedì 23 gennaio 2012, quinta giornata di festival: la programmazione della rassegna continua al Teatro Miela e al Cinema Ariston. Alle ore 11 al Teatro Miela è prevista una serie di CORTOMETRAGGI della retrospettiva GRZEGORZ KRÓLIKIEWICZ: IL CAOS COME VISIONE DEL MONDO. Alle 14 per l’OMAGGIO ALLA SCUOLA DI WAJDA sarà proiettato "Z MIŁOŚCI" ("OUT OF LOVE") di Anna Jadowska, che racconta la storia di Ewelina e Piotr, sposati da pochi mesi e con grossi problemi economici. Un giorno scoprono che prendere parte a un film porno potrebbe essere un modo facile e piacevole per guadagnare una somma considerevole di denaro. Decidono così di provare…. Alle 16 per il concorso documentari "ŞCOALA NOASTRĂ" ("LA NOSTRA SCUOLA") di Mona Nicoară e Miruna Coca-Cozma. Tre ragazzini Rom di una cittadina della Transilvania rumena partecipano a un progetto per superare la segregazione scolastica. Dovranno lottare contro l’indifferenza, la tradizine e il bigottismo, ma lo faranno con senso dell’umorismo e ottimismo. Alle 18 si riparte con il concorso LUNGOMETRAGGI con il film "KRET" ("LA TALPA") di Rafael Lewandowski. Il film è presentato in collaborazione con Eye on Films, il regista sarà in sala. Zygmunt, eroe della lotta contro il totalitarismo e membro riconosciuto di Solidarność, viene improvvisamente accusato di essere stato un informatore segreto del regime comunista. Suo figlio Pawel è certo che sia tutta una montatura, ma alcune strane reazioni del padre cominciano a farlo dubitare dell’innocenza dell’uomo. Alle 20.30 un altro lungometraggio in concorso, "ELENA" di Andrej Zvjagincev, alla presenza dell’attrice protagonista Nadezhda Makina. Elena e Vladimir sono una coppia di anziani; in seguito ad un attacco di cuore, lui capisce che gli rimane poco tempo. Decide così che la figlia avuta da un precedente matrimonio sarà l’unica erede della sua fortuna. La moglie non la prende bene…. Dalle 22.30 due documentari in concorso: "UN GIORNO SAREMO FELICI" di Paweł Wysoczański, il regista sarà in sala a presentare il suo lavoro. Daniel è un ragazzo di Lipiny, la città più povera della Polonia meridionale. Con la videocamera del suo cellulare gira per il suo quartiere chiedendo a bambini e adulti quali siano i loro sogni. A seguire "ANNA PAVLOVA LEBT IN BERLIN" ("ANNA PAVLOVA VIVE A BERLINO") di Theo Solnik, che sarà in sala. Anna Pavlova è la regina russa delle feste: incarna la felicità brutale e la tragedia della generazione delle feste della Berlino dei nostri tempi, saltando da un party all'altro. La sua esistenza è un disperato tentativo di vivere in una felicità senza fine, per non vedere il mondo che inizia quando la musica finisce. Sempre al Miela in SALA VIDEO alle ore 16 per EASTWEEK, FILM SCHOOL NETWORKING una tavola rotonda con i rappresentanti delle scuole di cinema di Lubiana, Sarajevo, Belgrado, Bratislava e Sofia che hanno partecipato quest’anno a Eastweek. Alle 21 sempre nella SALA VIDEO del Teatro Miela verranno proiettati e premiati i lavori del CONCORSO VIDEO 2 DAYS SHORT CONTEST. Al cinema Ariston alle 15 per la retrospettiva dedicata a GRZEGORZ KRÓLIKIEWICZ: IL CAOS COME VISIONE DEL MONDO, sarà proiettato "FORT 13" ("FORTE 13") 1983. Prima guerra mondiale: due ufficiali dell’esercito russo, incarcerati dagli austriaci nei sotterranei del Forte XIII a Przemyśl, ne restano i soli prigionieri dopo che un’esplosione li ha sotterrati vivi… Alle 17 per l’OMAGGIO ALLA SCUOLA DI WAJDA una serie di documentari e fiction degli allievi della Wajda School. Dalle 19.00 in programma due film della sezione ZONE DI CINEMA, i registi saranno in sala a presentare i loro film. Il primo "FAR AWAY IS HOME", di Diego Cenetiempo, racconta la storia di Clely, una triestina in terra aborigena. A seguire "UN ONOMASTICIDIO DI STATO" di Miro Tasso e Nadia Roncelli, inchiesta storica che descrive l’italianizzazione forzata dei cognomi stranieri, soprattutto sloveni, nella provincia di Trieste durante il fascismo. Alle 21.30 la retrospettiva GRZEGORZ KRÓLIKIEWICZ: IL CAOS COME VISIONE DEL MONDO con il film "ZABICIE CIOTKI" ("UCCIDERE LA ZIA") 1984. Yurek ha vent’anni, è orfano fin da bambino e ora vive con la zia, che lo mantiene e si prende cura di lui. Dopo un maldestro tentativo di suicidio la uccide con un martello e poi confessa i suoi peccati ad un prete senza poterne né volerne essere assolto.

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