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Unonda di dimensioni gigantesche si abbatte sugli edifici lungo la costa a Phuket, in Thailandia, cogliendo tutti di sorpresa. Schiantandosi contro i villaggi costieri a intervalli di dieci minuti, le onde letali hanno provocato solo in quel paese più di cinquemila morti e oltre duemilaottocento dispersi.
"The Impossible", basato su una storia vera, è il secondo film diretto da Juan Antonio Bayona, già regista dellhorror di successo "The Orphanage". Ma mentre questo era unopera di pura finzione, un dramma, come un pezzo di vita vera, gli aspetti horror erano soltanto meri ingredienti, in "The Impossibile", la componente horror è amplificata al 200% perché rappresenta la vita reale.
Henry e Maria, marito e moglie, e i loro figli Lucas, Simon e Thomas, interpretati da Naomi Watts e Ewan McGregor nel ruolo dei genitori e da Tom Holland, Oaklee Pendergast e Simon Joslin nei panni dei figli, in Tailandia per trascorrere una vacanza di lusso, rimangono intrappolati nelle spire dello tsunami. Separati nellarco di pochi secondi e gravemente feriti, combattono per sopravvivere e si riuniscono in una storia vera di perseveranza, amore e fede incrollabile gli uni negli altri e nelle altre migliaia di stranieri travolti dalla catastrofe.
Non si tratta soltanto di un film che parla di sopravvivenza. Linterrogativo che solleva è: per chi puoi sopravvivere e in che modo. Dietro la tragicità del tema cè qualcosa di molto forte, un richiamo alla condizione umana, qualcosa che commuove profondamente chiunque ascolti la storia ha affermato il regista. Ciò che mi spaventava e mi frenava di più era lidea di raccontare le vicende di cinque sopravvissuti in un contesto in cui erano morte quasi trecentomila persone, aggiunge Bayona.
Il film ripercorre con struggente realismo la devastazione lasciata dallo tsunami. Palme che cadono come birilli, un muro di acqua e fango che solleva, come fossero piume, ogni sorta di oggetti, resort spazzati via dalla furia della natura. E sotto la superficie, il suono è ridotto al gorgoglio silenzioso di bolle che fuoriescono dai polmoni.
Mentre lintensità emotiva è viscerale, "The Impossible" ha alcuni difetti sfortunati, tra cui una colonna sonora troppo enfatica e altre manipolazioni inutili destinati ad amplificare i momenti più drammatici della vicenda. Così come non appare del tutto azzeccata la scelta del regista di soffermare un po troppo la macchina da presa sui poveri turisti bianchi in vacanza in Asia, come se fossero state le uniche vittime della catastrofe.