Tre produzioni italiane che strizzano l'occhio all'estero per cast, ambientazione e produzione.
Da questa settimana sono approdati in sala "La migliore offerta" di Giuseppe Tornatore con Geoffrey Rush e Donald Sutherland, "Mai Stati Uniti", il nuovo viaggio americano dei fratelli Vanzina e "The ghostmaker", film di genere made in U.S.A. di Mauro Borrelli.
La migliore offerta: Geoffrey Rush è un esperto d'arte e battitore d'aste, riservato e solitario, innamorato delle sue tante donne, dipinti di grande valore, che tiene appese alle pareti della stanza cassaforte. Tornatore usa sentimento e amore per tessere la sua tela e spinge sul pedale della passione crescente, lasciando gli incastri più liberi di muoversi e di essere così meno importanti e convincenti.
Mai Stati Uniti: Dalla sceneggiatura inconsistente e prevedibile ai personaggi oltremodo irritanti, dai dialoghi che sottolineano ogni immagine alle musiche che accompagnano didascalicamente ogni scena. Un film decisamente già visto e assolutamente perdibile.
The ghostmaker: Un gruppo di ragazzi di un college ritrova una bara del XV secolo che nasconde nel doppio fondo un meccanismo ad orologeria e la chiave di una scatola musicale. Ad uno ad uno gli amici accetteranno di smaterializzare il proprio corpo e di affacciarsi oltre il confine tra la vita e la morte. Horror low-budget con qualche buona intuizione.
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