Mentre il mondo civilizzato è ingoiato dalla ferocia della II Guerra Mondiale, dodici squadre si sfidano per conquistare la Coppa Rimet, stranamente riapparsa in Patagonia. Chi vinse il misterioso Mundial e perchè da allora non se n'è più parlato? A rispondere a questi quesiti è stato giovedì 13 dicembre, per la quarta giornata di Sfogliando un film Tra parola e immagine - rassegna cinematografica organizzata dall'Associazione Culturale Otto e mezzo e curata dal giornalista cinematografico Antonio Capellupo presso la Biblioteca F. De Nobili di Catanzaro il regista Lorenzo Garzella che ne "Il Mundial Dimenticato", film ispirato al romanzo Pensare con i piedi scritto da Osvaldo Soriano, ricostruisce le fantomatiche vicende dei Mondiali di calcio di Patagonia del 1942, mai riconosciuti dagli organi ufficiali dello sport e rimasti per anni una misteriosa leggenda.
Un divertente mockumentary in cui non mancano le suggestioni di immagini darchivio inedite e spettacolari: «Dopo aver fatto tanti documentari sul calcio ha detto lidea di lavorare su una zona dombra della storia per creare qualcosa di nuovo mi ha stimolato fin da subito. Abbiamo tentato di dare la forma più giusta per alimentare la leggenda, attraverso gli stilemi della letteratura sudamericana, offrendo ad una storia surreale alcuni agganci con la realtà». Allinterno del film numerose sono le interviste che coinvolgono alcune vere icone del calcio mondiale, come Roberto Baggio, Gary Lineker, Jorge Valdano, João Havelange: «Abbiamo intervistato alcuni di loro ha aggiunto - per un documentario vero, Rimet-lincredibile storia della Coppa del mondo, sfruttando la loro presenza anche per un breve commento sulla storia del Mundial dimenticato che potesse richiamare lattenzione degli appassionati verso un film di nicchia».
Sfogliando un film - evento collaterale del Magna Graecia Film Festival School in the City nellambito del Festival Cinematografico della Calabria promosso dalla Calabria Film Commission ha visto in mattinata anche la proiezione di "Pinocchio - un film parallelo", girato dallo stesso Garzella come backstage ufficiale del Pinocchio di Roberto Benigni e trasformatosi in corso d'opera in un film alternativo sul celebre personaggio nato nel 1881 dalla penna di Carlo Collodi. «Pinocchio è passato alla storia come il film più costoso della storia del cinema italiano ha detto il regista - e anche il backstage fu molto impegnativo. Davanti ad un set davvero gigantesco, abbiamo deciso di provare a raccontare contemporaneamente, scena per scena, la storia di Collodi ed il farsi del film attraverso la sua febbre anarchica di vita. La sorte di questo prodotto era legata strettamente a quella del lavoro di Benigni ed è per questo motivo che, dopo lesito infelice del film, anche il backstage è scivolato presto nellinvisibilità».
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