Laura Delli Colli è stata confermata alla presidenza del SNGCI per il prossimo triennio dopo le elezioni per il rinnovo del Direttivo Nazionale del quale fanno parte Romano Milani confermato Segretario Generale, e Franco Mariotti, Fulvia Caprara, Maurizio di Rienzo, Paolo Sommaruga, Franco Cicero, Martina Riva, Emanuela Castellini, Arianna Finos, Miriam Mauti, elettid ai colleghi che hanno votato nellultima settimana di Dicembre per il rinnovo triennale dei vertici del Sindacato, in carica fino al 2014. Primi dei non eletti Fabio Falzone e Francesco Gallo.
Allunanimità le scelte del nuovo Direttivo che ha insediato anche il Collegio Sindacale presieduto da Antonella Amendola, nelquale sono state elette anche Anna Maria Piacentini e Susanna Rotunno.
Rinviata alla prossima riunione, con la nomina dei vicepresidenti e della giunta esecutiva per il prossimo triennio, anche la discussione sul calendario delle iniziative previste per il primo semestre dellanno e il dibattito sui prossimi Nastri dArgento.
"Ringrazio i colleghi che mi hanno rinnovato la loro fiducia" - dice Laura Delli Colli - "che spero di ricambiare con una seriedi proposte nelle quali sarà fondamentale il contributo di tutto il gruppo di lavoro. Il voto, mai come questa volta, ha segnato, con la conferma di alcuni nomi ormai storici tra i giornalisti cinematografici impegnati nel SNGCI, un significativo rinnovamento e un ricambio generazionale che risponde anche allesigenza di orientare sempre di più lattenzione del Sindacato sullesigenza di confrontarsi con una nuova realtà in cui diminuiscono per tutti, con i contratti e le occasioni professionali, anche le garanzie".
"Ai nuovi eletti" - conclude la presidente - "un augurio di buon lavoro. Ai colleghi che hanno lasciato lincarico, in qualche caso scegliendo di non ripresentare la propria candidatura per ragioni connesse allimpegno professionale o proprio per favorire anche lingresso di nuovi colleghi, un grazie di cuore a nome di tutti, per la passione e limpegno di questi anni, non sempre facili per i giornalisti, come per il cinema italiano".
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