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TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE - Albanese colpisce ancora

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Dopo il successo di “Qualunquemente”, Antonio Albanese torna sul grande schermo con “Tutto tutto niente niente”, un film di Giulio Manfredonia, che uscirà in 700 copie giovedì 13 dicembre con 01. Quest’anno però il personaggio di Cetto La Qualunque non sarà l’unico protagonista del film. Ad accompagnarlo, infatti, ci saranno Rodolfo Favaretto, detto Olfo, e Frengo Stoppato. Tre personaggi, un unico attore: Antonio Albanese in tutta la sua versatilità. L’attenzione è maggiormente rivolta a lui durante il corso della conferenza stampa che ha fatto seguito all’anteprima del film, e a cui hanno preso parte il regista Giulio Manfredonia, lo sceneggiatore Piero Guerrera, l’attore e sceneggiatore Antonio Albanese e molti attori del cast, tra cui Lunetta Savino, Nicola Rignanese, Lorenza Indovina, Fabrizio Bentivoglio. I tre protagonisti, che dal carcere vengono trasferiti inverosimilmente in parlamento nelle vesti di deputati della Repubblica italiana, regalano allo spettatore una descrizione dei limiti delle due più importanti istituzioni: la Politica e la Chiesa. Albanese risponde con ironia ed onestà intellettuale alle domande dei giornalisti che hanno riempito la sala del Cinema Nuovo Sacher di Roma. “Il film è la descrizione di un tempo, il nostro, che è psichedelico, grottesco, drammatico e comico insieme. L’intento - ha dichiarato l’attore - era quello di raccontare un’Italia, a me tanto cara, attraverso tre diversi personaggi, facendo appello al periodo storico che stiamo vivendo, senza alcun riferimento preciso a cose o persone. Nel film prevale la satira sociale, non la politica”. Poi continua: “Volevamo proporre al pubblico qualcosa di assolutamente divertente e per me, interpretare Cetto, Olfo e Frengo, è stato entusiasmante”. La conferenza stampa procede con l’intervento del regista Manfredonia: “ ‘Tutto tutto niente niente’ non è un semplice numero due, in quanto, pur riproponendo l’elemento comico di ‘Qualunquemente’, è ricco di novità e di soluzioni originali rispetto al precedente. E’ un film audace ed ambizioso - continua Manfredonia - poiché conduce lo spettatore in luoghi quali il parlamento ed il Vaticano, ma è soprattutto molto divertente”. Dopo aver speso qualche parola di elogio per gli attori Lunetta Savino (madre di Frengo) e Fabrizio Bentivoglio (sottosegretario), che inserisce tra i più grandi attori italiani, Albanese precisa : “ I tre personaggi che interpreto non sono per me dei gladiatori. Al contrario, li ridicolizzo e così facendo ne denuncio i comportamenti. Servendomi del personaggio di Olfo, condanno l’atteggiamento razzista, con Cetto denuncio l’idea di donna-oggetto, mentre Frengo mi aiuta a contestare il consumo di droghe e a sollevare qualche dubbio religioso”. La conferenza si conclude con le parole dell’amministratore delegato di Rai Cinema Paolo del Brocco, il quale si è detto felice di aver incluso questo film nei suoi lavori. “Tutto tutto niente niente”, prodotto da Fandango e Leo con Rai Cinema, è un film dal carattere decisamente comico, dietro il quale sembra celarsi un infelice neorealismo.

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