Sono passati trentanni dalla scomparsa dei maestri Vittorio Zurlini ed Elio Petri. In questa ricorrenza, la Sala Trevi doi Roma in collaborazione con la Cineteca Nazionale dedica ad entrambi una mini-retrospettiva, rispettivamente mercoledì 12 dicembre 2012 a Vittorio Zurlini e giovedì 13 dicembre a Elio Petri.
Due registi apparentemente contrapposti: il primo inizia giovanissimo a percorrere il tortuoso sentiero cinematografico e nonostante i suoi successi, le sue idee lo costringeranno ad un ruolo da outsider. Infatti, le produzioni che lo affiancheranno saranno spesso emergenti, ma questo non gli impedirà di mietere consensi tanto tra le fila del pubblico quanto tra quelle della critica. Le sue sono scelte narrative forti, dettate dallimpegno civile che lo costringeranno ad alternare momenti di successo, a momenti di silenzio. Vittorio Zurlini, diverso per formazione, per approccio, per fonti di ispirazione, ha condotto, un vita artistica apparentemente opposta a quella di Petri, ma non così tanto in fin dei conti. Si forma prima al C.U.T di Roma, poi al Piccolo di Milano. I suoi progetti avranno spesso unorigine letteraria, ed avrà modo di lavorare affiancato dalle più illustri produzioni della sua epoca, consentendogli di portare a casa dei premi prestigiosi come, nel 1962 il Leone doro alla Mostra internazionale darte cinematografica di Venezia per "Cronaca Familiare". L ironia della sorte ha voluto che questi due maestri, apparentemente così diversi scomparissero ad appena due settimane luno dallaltro.
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