La macchina organizzativa del Festival funziona già a pieno ritmo, da ottobre si sta lavorando al progetto Open Doors, con focus sullAfrica francofona subsahariana (24 nazioni dellAfrica nera comprese le isole Madagascar, Seychlles e Mauritius) ed è stata annunciata la retrospettiva dedicata a Otto Preminger che presenterà tutti i suoi film, circa una quarantina, introdotti da cineasti e critici presenti al Festival.
Preminger era un regista di forte personalità, soprannominato dagli attori Otto il terribile per il suo rigore e che aveva affrontato temi che allepoca erano considerati scandalosi. In Austra aveva realizzato il suo primo film nel 1931 quindi si era trasferito negli Stati Uniti. Tra i suoi capolavori "Vertigine", "Luomo dal braccio doro", "Buongiorno Tristezza", "Exodus" e la "Magnifica preda" con Marilyn Monroe. Olivier Père, che ama particolarmente questo regista è venuto personalmente a Locarno a dare lannuncio in occasione dellinaugurazione della rassegna dedicata a Mike Leigh, vincitore del Pardo dOro 1972, organizzata in collaborazione tra il Festival del Film di Locarno e i Cineclub ticinesi. Père, con la sua grandissima passione per il cinema, la cortesia e competenza ha stabilito collaborazioni con le realtà locali e è sempre disponibile a essere intervistato.
Come è stato scelto Preminger?
Olivier Père: Perché è un regista hollywoodiano di origine austriaca che ha il pregio di essere stato apprezzato sia dalla critica sia dal pubblico. Ha realizzato film molto popolari e film per cinefili, abbracciando vari generi, il western, la commedia, il musical e il noir. Cè un filo conduttore con le precedenti retrospettive di Ernst Lubitsch e Vincente Minnelli, sono i tre grandi registi dellepoca doro della Hollywood classica. Preminger ha origini teatrali e grande perfezionismo nel suo lavoro, è stato uno dei pochi registi americani indipendenti a diventare produttore dei propri film per poter realizzare il cinema che voleva, da Vertigine (Laura) a Exodus a Il Cardinale, capolavori che si vedranno a Locarno questestate. La Cineteca svizzera e la Cineteca francese riprenderanno la retrospettiva in autunno.
Come spiega il grande successo delle retrospettive nelle due scorse edizioni?
Olivier Père: Gli spettatori di Locarno amano il cinema di qualità, non sempre è facile poter vedere i capolavori del passato. Le retrospettive sono un po come andare in biblioteca, prendere i libri dagli scaffali e consultarli.
Ci sarà ancora spazio per i libri legati al cinema?
Olivier Père: Verrà presentato un volume in francese e inglese sul cinema di Otto Preminger edito da Capricci in collaborazione con la Cineteca svizzera e il nostro Festival. Vorremmo proporre anche altri incontri, simili a quello organizzato lo scorso anno per la presentazione dellautobiografia di Leslie Caron.
Recentemente è in corso un restyling del vostro sito internet
Olivier Père: Lo scorso anno lo abbiamo reso multimediale, ora stiamo mettendo in rete larchivio di tutti i film premiati al Festival dagli inizi a oggi con le relative informazioni.
Può già anticiparci qualcosa del programma?
E ancora presto, insieme ai miei collaboratori abbiamo appena iniziato le selezioni. Dopo il festival di Cannes annunceremo i primi titoli. Posso anticipare che nei prossimi anni vorrei continuare le retrospettive di grandi registi che hanno lavorato a Hollywood.
Lo scorso anno aveva definito il programma del Festival eccitante. Come sarà quello di questanno?
Olivier Père: Faremo di più e meglio. Sarà Super eccitante!
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