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Mash-up cinema: la seconda vita delle immagini

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Giovedì 6 dicembre 2012, nel cartellone della 50 Giorni di Cinema Internazionale al Cinema Odeon di Firenze, una giornata interamente dedicata al mash-up cinematografico con la proiezione di film nati dal riassemblaggio creativo che autori, registi e montatori hanno realizzato a partire da spezzoni di pellicole preesistenti. L’epicentro simbolico del programma sarà la proiezione di "Final Cut" di György Pálfi (2012), un lungometraggio realizzato con le scene selezionate da 451 film cult della storia del cinema, rimontate per raccontare una storia d'amore. Il film sarà presentato in Italia in due sole occasioni (50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze e Torino Film Festival). A causa della natura clandestina e quasi piratesca della realizzazione è infatti impossibile una normale distribuzione nei cinema o in home video, per questioni di diritto d'autore. Il talentuoso regista ungherese (già autore del pluripremiato "Taxidermia") ha utilizzato, senza previa autorizzazione, gli spezzoni di classici del cinema mondiale (da Metropolis a Indiana Jones, passando per Il Padrino, Avatar, Scene da un matrimonio, Psycho e Tempi moderni), per raccontare una storia d’amore tra un uomo (“interpretato” da Marcello Mastroianni, Leonardo Di Caprio, Woody Allen, Jean-Paul Belmondo, Clark Gable, Alain Delon, Charlie Chaplin, Brad Pitt, Daniel Craig e molti altri) e una donna (“recitata” da Giulietta Masina, Jeanne Moreau, Julia Roberts, Sophia Loren, Penélope Cruz, Gina Lollobrigida, Liv Tyler e tante altre). Prodotto con l’aiuto del celebre cineasta ungherese Béla Tarr, il film di Pálfi è un insolito e creativo omaggio alla settima arte, nato come risposta al blocco produttivo del suo nuovo progetto filmico a causa della crisi finanziaria che ha investito l'industria cinematografica del suo Paese. A precedere "Final Cut", alle 20.30, sarà la proiezione - con la lettura dal vivo di uno degli episodi- di "Formato Ridotto" a cura di Antonio Bigini, Claudio Giapponesi e Paolo Simoni (ore 20.30), che recupera il cinema privato e lo ibrida con la letteratura. Il film–documento, che si è recentemente aggiudicato il premio Cinemaitaliano.info come miglior documentario al Viaemiliadocfest, segna l’incontro tra Home Movies (Archivio Nazionale del film di famiglia) e un gruppo di scrittori: Enrico Brizzi, Ermanno Cavazzoni, Emidio Clementi, Ugo Cornia e Wu Ming 2 autori dei testi che dialogano con le immagini. Il risultato sono cinque episodi che raccontano l’Italia degli anni ’50. Alla presenza dei produttori Claudio Giapponesi e Antonio Bigini e con Emidio Clementi che accompagnerà la proiezione con la lettura dal vivo del suo testo. La giornata partirà con la proiezione di uno dei primi pioneristici lavori di mash – up cinematografico, risalente agli anni ’60: "La verifica incerta" di Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi (ore 17.30). Nel 1964 i due artisti acquistarono 150.000 metri di pellicola destinata al macero, soprattutto materiale di film americani degli anni Cinquanta e Sessanta. Rimontarono il tutto artigianalmente e produssero un’opera d’avanguardia con un cast d’eccezione, sovvertendo tra i primi le regole narrative del cinema. Erano ben lontani dagli archivi digitali offerti oggi dalla rete – lo stesso Palfi ringrazia nei titoli di coda il portale isohunt.com - e dalle possibilità di ricomposizione disponibili grazie alla tecnologia. Di questo si occuperà la seconda parte del pomeriggio con la visione degli esperimenti mashup proposti sul web (corti, video musicali, live e materiale tv), ispirati al e dal cinema e commentati con Andrea Mi (deejay e giornalista radiofonico) e Luca Castelli (giornalista de LaStampa.it ed esperto delle innovazioni dei contenuti digitali). Per tutti gli amanti della sperimentazione, un gioco tra memoria e immaginario che rispecchia lo spirito variegato e cosmopolita della rassegna di cui è parte, la 50 giorni di cinema internazionale a Firenze. Il progetto per Fondazione Sistema Toscana - Cinema Odeon è a cura di Michele Crocchiola.

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